Concluse le Olimpiadi invernali di PyeongChang, lo sciatore americano di freestyle Gus Kenworthy, argento a Sochi 2014, continua a far parlare di sè.
Infortunatosi ad una mano e arrivato ultimo nella ‘sua’ gara, ma comunque in grado di entrare nella Storia delle Olimpiadi grazie al primo bacio LGBT in diretta tv all’amato Matthew Wilkas, Gus è stato pesantemente attaccato da Eric Trump, figlio del Presidente Donald.
Colpa di un cinguettio pubblicato da Kenworthy al termine della cerimonia di chiusura dei Giochi: “Sono così orgoglioso di tutte queste persone! Tutti hanno lavorato così duramente per arrivare alle Olimpiadi e avere l’opportunità di partecipare alla cerimonia di chiusura! Bene… tutti tranne Ivanka. Onestamente, cosa ci sta facendo qui??“. Domanda più che pertinente, visto e considerato che proprio Ivanka ha di fatto ‘rappresentato’ gli Stati Uniti d’America, dopo l’apertura concessa al vicepresidente omofobo Mike Pence.
Un cinguettio che non è andato giù ad Eric Trump, 34enne figlio di Donald e fratello di Ivanka, che ha così attaccato Kenworthy via Fox & Friends: “È grave. È disgustoso. Ivanka è bellissima. Lei è elegante. È stata un’incredibile rappresentante di questo Paese e dovremmo essere molto orgogliosi di lei“.
Gus per ora non ha voluto replicare alle parole del Presidente, dopo aver a suo tempo annunciato di non voler andare alla Casa Bianca, nel caso in cui avesse vinto una medaglia. Prima di lasciare la Corea Kenworthy è riuscito comunque a far chiudere un allevamento per ‘carne di cani’, grazie all’aiuto della Humane Society International. L’annuncio, da parte sua, su Instagram:
“Stamattina Matt e io abbiamo fatto una straziante visita a uno dei 17 mila allevamenti di cani della Corea del Sud. In tutto il paese ci sono 2,5 milioni di cani allevati per il cibo e in alcuni casi vengono tenuti in condizioni così inquietanti che è difficile da immaginare”. “C’è una discussione da fare sul perché mangiare i cani faccia parte della cultura coreana. E, anche se personalmente non sono d’accordo, penso che non è il mio ruolo imporre gli ideali occidentali alla gente del posto. Il modo in cui questi animali vengono trattati, tuttavia, è completamente disumano e la cultura non dovrebbe mai essere un capro espiatorio per giustificare tale crudeltà. Mi è stato detto che i cani di questa particolare fattoria erano tenuti in “buone condizioni” rispetto ad altre fattorie. I cani qui sono malnutriti e maltrattati fisicamente, stipati in piccole gabbie coperte di filo spinato ed esposti al clima invernale gelido e alle condizioni estive roventi. Quando arriva il momento di ucciderne uno, viene fatto di fronte agli altri cani mediante elettrocuzione, a volte rimangono anche 20 minuti agonizzanti. Nonostante le convinzioni di alcuni, questi cani non sono diversi da quelli che chiamiamo animali a casa. Alcuni di loro erano persino animali domestici in una volta e sono stati rubati o trovati e venduti nel commercio di carne di cane”.
“Fortunatamente”, ha proseguito Gus, “questa fattoria particolare è stata definitivamente chiusa e tutti i 90 cani qui presenti saranno portati negli Stati Uniti e in Canada dove troveranno le loro case. Ho adottato il dolce cucciolo nella foto (l’abbiamo chiamata Beemo) e lei verrà negli Stati Uniti per vivere con me non appena avrà finito le sue vaccinazioni in un paio di settimane”. “Non vedo l’ora di darle la miglior vita possibile! Spero di usare questa visita come un’opportunità per sensibilizzare alla disumanità del commercio della carne di cane e alla piaga dei cani ovunque, anche negli Stati Uniti, dove milioni di cani hanno bisogno di case amorevoli”.
Ce ne fossero altri milioni, di ragazzi tanto ‘disgustosi’.
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