E" una detective lesbica specializzata in persone scomparse, si chiama Jill, e quando s"innamora ha "un cuore vistoso come un culone in tuta rosa". Abita nelle Blue Mountains ma non può fare a meno dell"adrenalinica Sydney e durante le ricerche di Mickey, sensibile e timida diciannovenne che scrive poesie "ed è troppo tutto per essere vera", trova anche Diane, affascinante intellettuale dalle bellissime gambe. Questo è l"erotico e sensuale mondo di LA MASCHERA DI SCIMMIA il nuovo film dell"australiana Samantha Lang (regista de Il Pozzo)in cui Jill ha il volto di Susie Porter e Diane quello di Kelly McGillis. Una storia intrigante tratta dall"omonimo libro in versi della poetessa culto Dorothy Porter, poema epico che ci trascina in "un viaggio serrato e teso da una parte all"altra di un Paese in cui le distanze si misurano a spiagge, tra poeti coglioni, poetesse new age con l"anellino al naso, giovani avvocati progressisti e ambigui cristiani rinati, piedipiatti a posto e agenti investigativi dalle dita tozze come la loro coscienza" come ha scritto Carlo Lucarelli nella sua presentazione.
La Porter usa i versi come in una canzone rap, ritmando le situazioni con un continuo saliscendi in cui tutto, dalle virgole ai titoli, è importante e ricco di significato. Violenza e tenerezza si mescolano indagando profondi sentimenti che solo la poesia può raggiungere, capire e esprimere. La stampa di casa l"ha definita "una specie di Madonna della letteratura".
Nata a Sydney nel 1954, si è laureata in scienze dell"educazione nello stesso anno in cui è stata pubblicata la sua prima collezione di poesie Little Hoodlum. Ha insegnato poesia e scrittura alla University of Technology di Sydney. La sua ultima opera è Akhenaten(Fandango Libri). Attualmente vive a Melbourne e delle sue poesie dice che: "sono un misto di tecnica dell"haiku giapponese e del ritmo della musica che di volta in volta ascolta mentre scrive".
Non ha mai fatto mistero della sua bisessualità, e sull"australianità di Jill sostiene che: "Il suo non prendersi troppo sul serio è ciò che chiamiamo larrikin: irriverente, imprevedibile, una che incassa i colpi e non si lamenta, si rialza e va avanti. L"Australia sta cambiando, esce dall"adolescenza e diventa adulta, ne sono felice, ma Jill è un modo d"essere che vorrei non sparisse".
In un"intervista a un settimanale italiano le chiedono se nel film si perderà ogni traccia delle sue poesie e lei risponde: "No, la voce narrante leggerà i miei versi. L"ha deciso la regista e non mi stupisce: la poesia è sintetica, intensa, veloce, parla per connessioni d"immagini, come un ipertesto sul web".
Nell"attesa che esca il film in Italia (ce lo auguriamo vivamente!)date un"occhiata al libro, di seguito troverete uno dei brani ivi contenuti:
QUELLO CHE E"
Guidando verso casa
alba e luna piena
su verso
le Mountains
il cuore mi sguazza
nel petto
la luna bussa
al lunotto
amala e basta
dice la luna
smettila di contare il resto
nessuno vuole fregarti
amala e basta
amala
per quello che è
Il suo odore
la tromba delle scale
la cornetta
del telefono blu
persino l"ascensore fetido
tutti pazzeschi
di odore di lei
come se i suoi capelli
mi si versassero nel naso
ogni silenzioso istante.
di jaguar
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