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I fast food e dormire poco rendono gay: lo sostiene questa psicologa albanese

Un’alimentazione corretta, un po’ di sonno in più e…addio omosessualità?

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2 min. di lettura

Lo studio di 56 pagine, Modern Diet and Stress cause Homosexuality: A hypothesis and a potential therapy, è stato pubblicato da Rita Strakosha, laureata in Psicologia all’Università d’Albania.

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In questo studio Rita Strakosha sostiene che l’omosessualità e la transessualità siano dovute alle diete moderne e ad un’alimentazione – a disposizione dei Paesi sviluppati – troppo incentrata sui fast food, sui grassi, sui carboidrati e sugli alcolici: la comunità LGBT presenterebbe un tasso di persone con disordini alimentari più elevato rispetto alle persone eterosessuali.

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La possibile cura? Tagliare il consumo degli alimenti ipercalorici: una riduzione degli alimenti ipercalorici concilierebbe infatti il sonno, che è – sempre secondo la ricerca della psicologa – un caro alleato dell’eterosessualità. Anche il poco sonno e lo stress, dice infatti la ricercatrice, contribuiscono all’omosessualità.

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Non mancano ovviamente gli accenni alle terapie riparative: la psicologa albanese invita a superare i propri conflitti interiori e le fonti di stress attraverso diverse terapie cognitive e comportamentali e suggerisce il metodo dell’ibernazione sessuale, raggiungibile attraverso un cambio di dieta. Gli stimoli omosessuali, con un cambio d’alimentazione, si ridurrebbero e non tornerebbero mai forti come prima.

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7 thoughts on “I fast food e dormire poco rendono gay: lo sostiene questa psicologa albanese

  1. Sì mi sembra di aver letto anche io che se mangi un panino però guardando ad est prima delle 18.15 ma non prima delle 17.00 bevendo il caffè decaffeinato ti viene voglia di fare del sesso estremo con Maurizio Costanzo.

  2. Stando ai deliri di questa mentecatta io sarei l’esempio supremo dell’eterosessualità, dormo che è una meraviglia e le volte che sono entrato in un fast food si contano sulle dita di una mano.
    Ma poi questa storia dei gay e dei cibi ipercalorici fa proprio ridere, i gay sono tendenzialmente attenti a tutto ciò che concerne l’aspetto fisico e l’alimentazione.

  3. Ohohoh abbiamo una Silvana De Mari in versione albanese….è così che si affronta il “problema” dell’omosessualità in Albania? Beh non mi meraviglio visto che è sempre stata una nazione di vigliacchi che ha anche messo la religione al bando….

  4. Nell’articolo che ho visto on line non ci sono casistiche o ricerche sul campo, per cui piú che uno studio mi sembra un trattato mi metapsicologia. E poi é pubblicato su un sito di selfpublishing, se lo presentava per la peer review lo candidavano per l’IG nobel.
    Non é che si é laureata nella stessa università del figlio di Bossi?

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