Il 24 agosto, la città di Modesto in California ha ospitato il grande Etero Pride. Ma grande non è proprio il termine più adatto, dato che c’era solo una dozzina di persone, forse poco più. Infatti, la manifestazione si è svolta si di un marciapiede, davanti a una sede della Planned Parenthood, un’organizzazione che si batte negli Stati Uniti a favore di aborto e per l’educazione sessuale nelle scuole. Ma non è finita qui: per lo stesso giorno era stata approvata una contro manifestazione, a cui hanno partecipato oltre 200 persone. La città di Modesto sa da che parte stare.
Ironia della sorte, una delle organizzatrici dello Straight Pride aveva cacciato di casa il figlio 19enne poiché gay. Quello stesso figlio era tra i promotori della contro manifestazione. Una sconfitta su tutta la linea. Insomma, la parata per l’orgoglio eterosessuale è stato un vero e proprio fiasco, ma non solo per il numero di persone. A raccontare nel dettaglio cosa è successo il 24 agosto, ci ha pensato il Los Angeles Blade, un media LGBT californiano.
La giornata dello Etero Pride di Modesto
Il quotidiano LGBT era presente all’etero pride, e ha potuto osservare il “successo” di tale manifestazione. I numerosi partecipanti si sono trovati la mattina di sabato scorso alla Durrer Barn, una fattoria urbana nei pressi di Modesto. I proprietari dell’attività però non sapevano nulla della natura di quest’incontro. Quando hanno scoperto di cosa si trattava, hanno cacciato tutti, sostenendo che non lasciavano i loro spazi a manifestazioni d’odio.
Il raduno si è spostato poi su un marciapiede nel centro città, intorno alle ore 13:00. Due ore dopo, la Polizia è intervenuta, disperdendo la dozzina di persone. L’arrivo della contro manifestazione con 200 persone aveva provocato alcuni scontri tra le due fazioni.
I presenti alla parata etero
Che si trattasse solo di una “rivendicazione dei diritti etero“, non ci aveva mai creduto nessuno. L’organizzatore della parata, Don Grundmann, in passato aveva specificato che il suo gruppo era di stampo razzista, e che l’intento della loro manifestazione era quella di denunciare l’attacco verso la mascolinità, la femminilità, le nascite e la famiglia tradizionale.
Nel loro sito, infine, sostengono con convinzione che l’uomo etero, bianco, cristiano e culturalmente occidentale sarebbe sicuramente superiore agli altri.
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Con una facile battuta avrebbero dovuto organizzarsi in un ' altra località : " nomen omen". modesto di nome e di fatto.