Sanremo scatena polemiche, quasi sempre. Quest’anno, all’indomani della prima serata, facile bersaglio dei soliti noti è la coppia gay salita sul palco dell’Ariston per replicare una parte del video che l’ha resa celebre su YouTube quando i due hanno deciso di annunciare al mondo che si sarebbero sposati a New York. L’apparizione, che per la verità aveva suscitato non poche critiche anche prima in vista di un potenziale bacio che però non c’è stato, non è piaciuta a Carlo Giovanardi, ex sottosegretario con delega alla famiglia, particolarmente affezionato a questo genere di polemiche. ”La Presidente e il Direttore Generale della Rai spieghino come sia possibile che, in periodo di par condicio, un conduttore esageratamente pagato e politicamente schierato come Fabio Fazio – ha tuonato Giovanardi – usi il Festival di Sanremo per uno spot a favore del programma elettorale e di vita del candidato Nichi Vendola, facendo contestare, a dieci giorni dalle elezioni politiche, il principio contenuto nell’art. 29 della nostra Costituzione laica e repubblicana, che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, fra un uomo e una donna, come più volte ha ribadito la Corte Costituzionale”.
“Evidentemente – chiude Giovanardi – per la Rai la Costituzione italiana è ‘la più bella del mondo’, come ha declamato sempre su Rai Uno Roberto Benigni, soltanto nella parti condivise da una certa sinistra”.
Lapidaria la risposta del direttore di Rai Uno Giancarlo Leoni che durante la conferenza stampa di oggi ha chiuso la questione con poche, chiare, parole: “non replichiamo alle critiche, ognuno fa il suo lavoro”.
Fa eco all’ex sottosegretario, la presidente del Moige Maria Rita Munizzi che in una nota chiede se “il Festival di Sanremo è un’agorà per la promozione di nuove istanze sociali” nel qual caso, secondo Munizzi “occorre aprire le porte anche per la difesa dei diritti delle famiglie, costituzionalmente riconosciuti e ripetutamente calpestati”.
“Crediamo – prosegue la presidente del Moige – che ciascuno sia legittimato a portare avanti le proprie battaglie nei luoghi e nei modi che ritiene opportuni. Come genitori ci spiace constatare che la famiglia, pur descritta nella costituzione, vive da 40 anni una gravissima discriminazione fiscale, come dichiarato in più sentenze dalla corte costituzionale”. “Gravissimo – conclude Munizzi – se il direttore di Rai Uno Leone e il Festival di Sanremo, data la grande risonanza mediatica che ha, non daranno spazio, nelle prossime serate, anche a queste istanze provenienti dal mondo family friendly”.
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