Dopo aver vinto due premi Oscar, due Premi BAFTA, un Premio Emmy e un David di Donatello, il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e ben 6 Golden Globe, Jane Fonda, magnifica 83enne, ha conquistato anche il settimo, il Golden Globe alla carriera.
La diva di Grace and Frankie, da sempre in prima fila per i diritti, che siamo umani, per l’ambiente o LGBT, ha ricordato la forza della diversità nel proprio potente discorso d’accettazione.
Siamo una comunità di narratori e in momenti di crisi e turbolenza è sempre stata essenziale la capacità di racontare per cambiare la nostra mente e vivere l’empatia. Con le nostre diversità siamo tutti esseri umani, nella mia vita ho visto tanta differenze ma con cuore aperto e andando sotto la superficie. Gesù e Maometto ci hanno parlato attraverso la poesia perché le forme di narrazione non lineare come l’arte sono quelle che parlano ad un’altra frequenza e penetrano le nostre difese. Tanti film quest’anno, da Nomadland a Minari, mi hanno aperto all’amore e ricordato quanto è fracile la nostra democrazia e quando piccolo e fragile il nostro pianeta. C’è una storia che abbiamo paura di vedere e sentire e riguarda le voci all’interno della nostra comunità che prende decisioni e attribuisce premi. Portiamo avanti senza paura la diversità. In passato abbiamo marciato, è di nuovo ora di prendere il bastone e rimetterci in marcia.
Notte di premi storici, quella vissuta via Zoom causa pandemia, con il trionfo di Laura Pausini grazie alla miglior canzone originale di La Vita davanti a Sè, senza dimenticare Jodie Foster, miglior attrice non protagonista che ha baciato sua moglie, accanto a lei in pigiama. Qui tutti i vincitori.
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