“Testare. Trattare. Prevenire.”: questo è l’obiettivo della European Testing Week su Hiv ed epatiti in corso in Italia.
L’iniziativa è stata lanciata nel 2013 da Hiv Europe per aumentare la consapevolezza tra i cittadini europei sul proprio status sierologico. Da tre anni anche il monitoraggio e il controllo delle epatiti sono stati inseriti nel programma di prevenzione.
Nel 2016 più di 500 organizzazioni in 53 paesi hanno preso parte al progetto che offre test rapidi e gratuiti e che quest’anno si terrà dal 17 al 24 novembre. In Europa vivono 2,5 milioni di persone sieropositive, di cui almeno un terzo non sa di essere Hiv+, con conseguenze non solo sulla diffusione dell’infezione, ma sul loro accesso alle cure con un conseguente pericolo per la propria salute.
Le epatiti B e C invece sono comuni tra le persone sieropositive e coloro che mettono in atto comportamenti a rischio. All’incirca 13,3 milioni di persone in Europa vivono con l’epatite B, mentre 15 milioni sono coloro che hanno contratto l’epatite C. Si tratta di una malattia spesso asintomatica e che pertanto resta generalmente non trattata, col rischio di causare cirrosi o cancro al fegato.
In Italia le strutture che offrono il test rapido e gratuito per l’European Testing Week sono dislocate in 10 diverse città. Ecco l’elenco.
Per il Ministero della Salute in Italia nel 2016 sono state segnalate 3.451 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti. Il dato è in diminuzione, ma sono in aumento coloro che scoprono di essere sieropositivi contestualmente a una diagnosi di Aids e quindi molto tardivamente rispetto a quanto permetterebbe un regolare controllo del proprio stato sierologico.