Natale. Tempo di regali. Ma anche di pomeriggi trascorsi in casa, tra amici e parenti, magari divertendosi con un mazzo di carte.
Se l’abitudine del gioco è molto radicata in tutti, che ne direste di trastullarvi con un mazzo di carte dove sono raffigurati splendidi adoni completamente nudi?
L’idea vi solletica? Sappiate, allora, che una società romana, la Guide Edizioni, ha realizzato un mazzo di carte molto particolare, dedicato a chi – come noi – sa apprezzare la bellezza maschile.
Ogni carta di questo mazzo raffigura un uomo integralmente nudo, ritratto in pose artistiche dal maggior fotografo di nudo maschile in Italia, Baly Hinter Wipflinger. Realizzate con le migliori tecniche di stampa, le carte sono belle, divertenti e curiose: ogni “valore” è stato interpretato dal fotografo con creatività. Così se per l'”asso” ci sono immagini inequivocabili di ciò che è unico nel corpo di un uomo, il “tre”, ad esempio, è dedicato alle ascelle, il cinque riproduce busti senza braccia e gambe simili a statue greche,
i “dieci” sono ritratti in catene, e il “Jack” raffigura la curva molto simile alla “J” che separa le due natiche. Insomma, immagini decisamente esplicite, ma senza nessuna volgarità, splendide opere di arte fotografica
Ciononostante la puritana Italietta ha alzato ben più di un sopracciglio alla vista di queste opere, tanto che per la Guide è stato impossibile trovare una stamperia disposta a realizzarle. Dato che si desiderava una qualità di stampa sopraffina, la Guide si è rivolta alle tre maggiori stamperie italiane, la Modiano, la Del Negro e un’altra azienda del bolzanese. Ma tutte e tre hanno risposto – è il caso di dirlo – picche: alla Del Negro, addirittura, pare ci sia stata una rivolta delle operaie addette al confezionamento delle carte, che si sono rifiutate di maneggiarle. Così i sindacati hanno dovuto comunicare all’azienda la loro opposizione.
Ma c’è anche chi si è rifiutato per “motivi morali”, sfoggiando una pruderie degna del peggior bigottismo. Ostacolati in tutti i modi in Italia, alla Guide Edizioni hanno dovuto fare stampare le carte in Germania, con un ottimo risultato qualitativo, ma con l’amarezza di chi deve scontrarsi con i pregiudizi.
Le immagini – ci teniamo a ricordarlo – sono ben lontane da essere pornografiche, pur presentando esplicitamente membri in erezione o nudi integrali. La qualità della fotografia, il gusto dell’inquadratura, in poche parole l'”arte” che Baly Hinter Wipflinger ha messo nel realizzarle gli valgono senz’altro l’appellativo di “Mapplethorpe italiano” che gli è stato affibiato.
Non fatevi sviare dal nome: Baly, ovvero Roberto Giuseppe Hinter Wipflinger von Hallein, è nato infatti a Bassano del Grappa, da nobile famiglia di origine austriaca trasferitasi nel Veneto in seguito ad una storia d’amore. Avviatosi alla carriera di modello, ha poi preferito spostarsi dall’altro lato dell’obiettivo, emulando prima il famoso “von” della fotografia, Gloeden, per poi con il tempo divenire più forte e meno manierista, e avvicinarsi allo stile del grande maestro Mapplethorpe, sempre con il suo innato buon gusto. Nel febbraio 1994, pubblica il suo primo libro monografico, e da allora è un susseguirsi di collaborazioni e mostre: espone a Bologna, Venezia, New York, Amsterdam, Parigi, Londra, Saint-Tropez. Attualmente vive tra Bassano del Grappa, New York ed il resto del mondo, in cerca di nuove emozioni ed occasioni per scattare tante altre belle foto.
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