Iniziamo questa recensione con una doverosa premessa. II codice penale italiano stabilisce la pena della reclusione da uno a cinque anni per chiunque commetta incesto con un discendente o un ascendente, o con un affine in linea retta, ovvero con un fratello o con una sorella, in modo che ne derivi scandalo pubblico. La relazione incestuosa aggrava il delitto. Inoltre, se l’incesto è commesso da una persona maggiore di età con una persona minore di diciotto anni, la pena è aumentata per la persona maggiorenne. La condanna per il delitto di incesto pronunciata contro il genitore importa la perdita della potestà. La legge non sembra fare differenze fra l’incesto omosessuale e quello eterosessuale.
Leggi simili sono presenti in buona parte del mondo occidentale e non, essendo l’incesto uno dei taboo più arcaici e diffusi nella storia dell’umanità (seppur con varie parentesi storiche, come nel caso degli antichi egizi e degli inca, in cui aveva lo scopo di preservare la nobiltà delle stirpi reali). I motivi sono vari: dai problemi genetici dei figli nati da rapporti incestuosi agli squilibri psicologici che possono comportare situazioni di questo tipo, con ripercussioni non indifferenti sui gruppi sociali e sul benessere degli individui. Tuttavia, forse proprio per le proibizioni ad esso associate, l’incesto rimane legato ad una grande quantità di fantasie erotiche, perlopiù proiettate all’esterno, ma spesso incanalate verso rapporti che – pur non essendo di per sè incestuosi – probabilmente hanno origine da desideri di questo tipo.
In ambito gay le fantasie erotiche incentrate su gemelli, fratelli o persone legate da vari gradi di parentela non sono poi così rare. E sono altrettanto frequenti gli omosessuali che cercano dei partner che ricordano loro la figura paterna, o il loro padre ideale, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, senza contare tutti quei gay che cercano solo dei maschi che – per una questione anagrafica – potrebbero essere davvero i loro padri. Negli ambienti anglofoni non a caso questo tipo di rapporto viene definito daddy/son, ovvero padre/figlio, proprio per indicare il fatto che prende la forma simbolica di una relazione incestuosa, in cui il legame che si instaura fra i due componenti è molto simile a quello che si crea fra un genitore e il suo ragazzo. Negli Stati Uniti ci sono addirittura associazioni gay per chi ama i rapporti daddy/son, e persino una rivista specializzata in fumetti e racconti illustrati su questo tema: Handjobs Magazine.
A dire la verità, essendo i racconti e i fumetti di Handjobs Magazine del tutto inventati, i suoi autori si permettono sovente di descrivere situazioni gay realmente incestuose, che coinvolgono praticamente tutti i gradi di parentela possibili (non solo padri e figli, ma anche fratelli, zii, cugini, nonni e quant’altro). L’unico limite che si pongono è di raffigurare rapporti fra maggiorenni, per il resto lasciano spazio libero alle loro più surreali fantasie. D’altra parte, se è vero che l’incesto è illegale, è anche vero che gli omicidi lo sono altrettanto, ma non per questo i fumetti che li raffigurano – essendo solo fumetti e non omicidi reali – vengono perseguiti penalmente. Potere della liberta di stampa (perlomeno negli Stati Uniti).
In ogni caso uno degli autori di spicco di Handjobs Magazine si è rivelato il talentuoso Josman…
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In ogni caso uno degli autori di spicco di Handjobs Magazine si è rivelato il talentuoso Josman. Di lui non si sa molto: è un illustratore a tempo pieno e risiede in Inghilterra, ma non si sente ancora pronto a rendere di pubblico dominio le sue generalità. In compenso, quasi per gioco, nel 2002 ha deciso di mettere online un paio di fumetti erotici realizzati da lui. E il risultato è stato sorprendente! Si trattava delle prime due puntate della serie My Wild and Raunchy Son, che in italiano suonerebbe come “Quel mio figlio porco e selvaggio”, in cui si narravano le vicissitudini di un padre (gay) che riceve la visita del figlio (gay) quando – al compimento del diciottesimo anno di età – questi decide di lasciare la madre per andare a stare da lui. Per farla breve i due scoprono di essere l’uno l’ideale dell’altro e danno il via a una vera e propria relazione, che di pagina in pagina esplora sempre nuovi risvolti erotici e sessuali.
Questo fumetto ha permesso a Josman di iniziare a collaborare con Handjobs Magazine, per il quale ha realizzato una ventina di storie brevi (perlopiù singole, ma anche a puntate) in cui ha iniziato a esplorare un po’ tutti i risvolti della sessualità daddy/son, sia incestuosi che non. Si va dalle storie a base di padri adottivi a quelle con i compagni di cella più grandi, dai rangers che svezzano i giovani scouts (magari fratelli), agli allenatori di lotta libera che premiano i loro allievi, passando per i professori di colore che danno ripetizioni e i capi-cantiere che vogliono istruire gli aspiranti muratori.
Una menzione speciale meritano le tre storie che compongono il ciclo Tradizioni di famiglia, in cui un padre e un figlio – come ogni anno – raggiungono un capanno nei boschi dove si ritrovano tutti i membri maschili della loro famiglia: la situazione diventa sempre più piccante, fino a concludersi con un’orgia che coinvolge il nonno, i suoi tre figli e i suoi cinque nipoti. Ovviamente senza dire nulla alle rispettive consorti e ragazze.
Lo stile molto curato di Josman, che si richiama ai palestrati protagonisti dei fumetti (e dei video porno) americani, non disdegna una classe tutta europea e si sposa perfettamente con le situazioni narrate: non stupisce, quindi, che le sue storie siano fra le più apprezzate di Handjobs Magazine. Non meglio precisati problemi di salute lo hanno costretto a un prolungato riposo forzato, ma di recente è tornato al tavolo da disegno, realizzando la terza parte di My Wild and Raunchy Son, e molto probabilmente sentiremo ancora molto parlare di lui. Non è un caso se, fra tutti gli autori che lavorano a Handjobs Magazine, Josman finora sia stato l’unico ad avere avuto un’edizione europea delle sue storie. L’editore francese H&O ha infatti raccolto buona parte dei suoi fumetti in quattro volumi (due antologici e due dedicati a My Wild and Raunchy Son), in un’edizione persino più curata e lussuosa di quella americana originale. Come è facile immaginare è altamente improbabile che un qualsiasi editore italiano abbia intenzione di pubblicare nella nostra lingua un autore come Josman, ma d’altra parte nessuno osa pubblicare fumetti a tema gay ben più casti e politicamente corretti. La cosa divertente è che anche in Italia i romanzi aventi come tema l’incesto (ovviamente eterosessuale) sono un classico della letteratura erotica, e non è un problema ordinarli in qualsiasi in libreria…
Se volete conoscere meglio il lavoro di Josman potete consultare il suo sito https://hjmag.com/
Se volete ordinare i lavori di Josman in francese andate al sito https://www.ho-editions.com/
di Valeriano Elfodiluce
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