In Italia non si è ancora spenta l’eco della messa in onda di Brokeback Mountain in versione censurata, mentre il 2009 si sta concludendo con un bilancio decisamente sconfortante per quel che riguarda il riconoscimento pubblico della comunità gay italiana. Sicuramente non è questo lo spazio per approfondire questi argomenti, che sono già stati ampiamente dibattuti in sedi più appropriate, tuttavia potrebbe essere interessante notare come altrove la comunità gay venga pienamente considerata sotto tutti i punti di vista. Gavin Newsom è l’attuale sindaco di San Francisco, etero e regolarmente sposato, ed è passato alla storia per aver autorizzato una gran quantità di matrimoni omosessuali nel suo Municipio, quando ancora, era il 2004, la Corte Suprema della California non si era espressa favorevolmente al riguardo.
In questi giorni ha fatto ancora parlare di sé per una proposta decisamente sopra le righe. Infatti ha annunciato la sua intenzione di proclamare il 23 febbraio quale Colt Day. Se qualcuno avesse dei dubbi al riguardo lo informiamo che non stiamo parlando dello storico marchio di armi da fuoco, ma dell’altrettanto storico studio di produzione di video hard gay, che due anni fa aveva felicemente festeggiato il suo quarantennale. Nata nel 1967 a New York come semplice studio fotografico, per poi trasferirsi a Los Angeles e quindi a San Francisco, è oggi la casa di produzione gay hard più longeva sul mercato, ed è diventata una sorta di icona per la cultura gay americana, e in particolare per quella della West Coast. Basti pensare che la grande festa che si è tenuta per il suo quarantennale si è svolta nel San Francisco War Memorial Opera House (il grande teatro dove si celebrano gli eventi ufficiali più importanti della città), con la presenza delle autorità cittadine al fianco dei gay porn performers della Colt, e con tanto di consegna di targhe e riconoscimenti ufficiali.
Non ci è dato sapere cosa accadrà e in cosa potrebbero consistere i festeggiamenti se la proposta del sindaco Newsom verrà approvata, tuttavia è indicativo come la suddetta proposta sia stata presa sul serio e allo stato attuale sia seriamente dibattuta dai vertici politici della città. Sicuramente tutto ciò non sarebbe stato possibile se una buona percentuale della popolazione di San Francisco non fosse stata gay dichiarata (secondo alcune stime gli omosessuali rappresenterebbero addirittura il 35% della cittadinanza), e si sa che il motore della politica, perlomeno laddove questa è gestita in maniera democratica, è proprio l’elettorato. Tuttavia il discorso è sicuramente più ampio e complesso, e ha radici più profonde che coinvolgono la percezione dell’omosessualità in generale e delle sue forme di espressione. Probabilmente non è un caso se negli Stati Uniti il gay porn performer Michael Lucas lavora anche come opinionista del quotidiano The New York Blade dal 2007, e se è stato anche invitato a parlare alla prestigiosa università di Yale.
di Valeriano Elfodiluce
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