La città di Medan, capoluogo della provincia indonesiana di Sumatra settentrionale, è stata dichiarata “anti-LGBT” dal suo sindaco, Muhammad Bobby Afif Nasution.
Il primo cittadino si è scagliato contro le coppie gay che hanno osato “festeggiare” in piazza la notte di Capodanno. Allo scoccare del 2023, Nasution ha tuonato: “Lungo la strada davanti al municipio mi sono chiesto perché ci fossero uomini insieme ad altri uomini. Questo è inaccettabile. Non ci sono persone LGBT nella città di Medan. Siamo anti-LGBT“. A darne notizia Jakarta Coconuts.
Nasution ha poi continuato: “Non c’è un solo gruppo etnico a Medan che supporti le relazioni tra persone dello stesso sesso. Abbracciamo i nostri valori culturali, sia in termini di tradizione e vita quotidiana, che nelle relazioni“. Il primo cittadino si è augurato che tutti i single di Medan possano trovare partner eterosessuali, sposarsi e avere figli. Fondata nel 1590, Medan ha quasi 5 milioni di abitanti.
L’attività sessuale tra persone dello stesso sesso è criminalizzata in due province dell’Indonesia: Aceh provincia musulmana conservatrice che pratica la legge della Shariah, e South Sumatra provincia a maggioranza musulmana. Nel 2022 il parlamento indonesiano ha approvato un nuovo codice penale che criminalizza il sesso al di fuori del matrimonio: la legge entrerà in vigore nel 2025 e di fatto criminalizzerà il sesso gay, essendo vietato il matrimonio egualitario.
Secondo un rapporto del 2019, solo il 9% degli indonesiani considera l’omosessualità “accettabile”.
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