Dodici persone transessuali arrestate, rapate a zero e costrette a subire umiliazioni di ogni sorta: è l’ultima terribile notizia proveniente dall’Indonesia, dove è in atto ormai da una mesi una vera e propria guerra alla comunità LGBT.
Il raid è stato condotto nelle scorse ore a Aceh, unica provincia dell’Indonesia (Paese a maggioranza musulmana) dove vige la legge della Sharia in base a un privilegio legislativo concesso dal governo nel 2005. Dodici persone transessuali sono state arrestate e costrette a subire ogni sorta di umiliazione: davanti a un pubblico numeroso le vittime hanno infatti indossato vestiti giudicati adatti al genere maschile, cantato a squarciagola per rievocare la voce originariamente maschile e le loro teste sono state rapate a zero.
Il capo della polizia Ahmad Untung Surianata ha dichiarato che l’obiettivo dell’operazione è porre un freno al sedicente incremento di membri della comunità LGBT a Aceh, incremento che si rivelerebbe dannosa per le future generazioni di indonesiani.
A maggio due uomini, accusati di avere rapporti omosessuali, erano stati fustigati pubblicamente 83 volte. Ma anche il resto dell’Indonesia non se la passa meglio: a maggio, prima a Surabaya e poi nella capitale Jakarta, otto e 141 uomini erano stati arrestati per aver organizzato feste gay a sfondo sessuale.
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