L’appuntamento è alle ore 18 a Roma, in un bar a pochi passi da Piazza di Spagna. Quando arriva, tutti gli occhi sono per lei. Vittoria dal vivo non è bella. E’ bellissima. Di quelle bellezze che ti lasciano senza parole. E’ sensuale e anche molto magra. Ha dei capelli voluminosi, dei tacchi altissimi e un trucco che timidamente si fa notare. Giusto un po’ di rossetto, color Diva, a rimarcare due labbra perfette. In mano stringe orgogliosa la copia di Playboy, uscita in questi giorni, dove in copertina appare lei. La prima coniglietta trans della storia.
Come ci si sente ad essere la prima Playmate transgender?
E’ un grande orgoglio e, allo stesso tempo, una grandissima responsabilità. Dietro quella copertina c’è un messaggio molto forte. Finalmente non esistono più barriere e distinzioni sessuali. Se poi mi soffermo a pensare che il giornale maschile per eccellenza, mi reputa una delle donne più belle del pianeta, non posso che esserne felice.
Nell’intervista su Playboy hai dichiarato: “la vita non è questione di centimetri”. Quindi per te le misure non contano?
(ride, ndr) Le uniche misure che contano sono quelle del cervello, credimi.
Hai anche detto: “non è un bisturi a renderti donna”. Ne sei proprio convinta?
Ne sono assolutamente convinta. Il bisturi può dare un equilibrio estetico, ma la femminilità è una cosa innata. La femminilità è cervello, cuore e anima. Allo stesso tempo posso dirti che mi sento più uomo di tanti ometti da quattro soldi e mi sento anche molto più donna di tante donne biologiche.
C’è da dire che Vittoria non rappresenta proprio lo stereotipo della transessuale..
Lo stai dicendo tu. Io non ho mai negato il percorso di transizione, ne vado comunque orgogliosa, ma non mi sono mai sentita una transessuale. Io mi son sempre sentita donna e questo non vuol dire essere migliore o peggiore.
Guardandoti allo specchio sei fiera di te stessa?
Fiera è dir poco. In passato vedevo l’ombra di Giuseppe, oggi vedo solo Vittoria. Sono in perfetto equilibrio con me stessa e vivo in pace con il mondo, nonostante il mio percorso non sia stato così semplice. Quando mi sveglio la mattina, senza trucco e con i capelli raccolti, mi sento la donna più felice al mondo.
Piuttosto, ancora oggi si discute della tua condizione sessuale definitiva. Non ti sei stancata di questo continuo voler spiare dalla serratura?
Ci sono abituata anche se, a dire il vero, mi ha un po’ stancata. Io la mia verità l’ho detta. C’è chi ci crede e chi, ancora oggi, non ci crede. Questo voler indagare, a tutti i costi, su quello che ho, o che non ho, tra le gambe è una cosa tipicamente italiana. Ora sto scrivendo una biografia, assieme ad Angela Iantosca, dove racconterò ogni passaggio della mia esistenza. Racconterò anche i momenti più duri, ma lo farò sempre con il sorriso.
Perché non hai voluto soddisfare la curiosità di Selvaggia Lucarelli, quando ti chiese una foto del suo documento?
E’ come se io le chiedessi il suo patentino da giornalista. Le cose imposte, con arroganza, non mi piacciono.
Piuttosto, non pensi che tutta quell’esposizione da Barbara d’Urso possa aver inquinato la tua carriera d’attrice?
No, affatto. Albanese, ad esempio, mi scelse per un suo film (Tutto Tutto Niente Niente, ndr) dopo avermi visto nel suo salotto pomeridiano. Barbara è una persona meravigliosa, un giornalista fantastica e un’amica vera. Quando sono stata operata a Barcellona, è stata la prima a farmi recapitare un mazzo di fiori. E, nonostante i suoi impegni quotidiani, non manca mai ad una telefonata. E’ sempre lei a cercarmi, senza mai voler nulla in cambio, e non ha mai strumentalizzato la mia condizione, anzi. Parlandone in tv, si aiuta a rendere normale quello che per molti, normale non è.
Luxuria ha augurato figli trans all’On. Meloni. Quest’ultima pare che non l’abbia presa proprio bene..
Io spero che le donne della politica in primis, imparino a rispettare le diversità e la sensibilità delle altre donne. Mi dispiace che la Meloni si sia sentita attaccata da questo augurio e, personalmente, le auguro figli felici e liberi di seguire il proprio istinto. Io ho una grandissima stima per Vladimir e non ci vedo nulla di male nell’augurare figli trans ad una persona.
Nella nuova edizione dell’Isola dei Famosi pare quasi certa la presenza della trans Efe Bal..
Personalmente non la conosco. C’è stato giusto qualche scambio di tweet dove mi mostrava stima.
Non pensi che questo continuo accostamento del mondo transessuale a quello del meretricio, sia piuttosto controproducente?
A dire il vero, si. Bisogna sfatare questo cliché che vuole a tutti i costi che le transessuali siano solamente associate al mondo della prostituzione e della droga. E’ pieno di transessuali che fanno una vita normale e mi piacerebbe far conoscere la loro normalità, piuttosto che l’eccesso al quale siamo tristemente abituati.
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