Jack Woolley, 21 anni appena, è diventato il primo irlandese di sempre a qualificarsi alle Olimpiadi gareggiando nel Taekwondo. Tokyo 2020 lo aspetta a braccia aperte eppure Jack, che quattro anni fa ha pubblicamente dichiarato di essere gay all’interno del documentario Road to Rio, ha altri timori.
Intervistato da Extra.ie, Woolley si è detto preoccupato, e dispiaciuto al tempo stesso, perché sicuro che alcuni colleghi non gli stringeranno la mano. Solo perché bisessuale.
È dura, è il mio sport. Molti dei migliori atleti sono musulmani, quindi non possono essere troppo aperti al riguardo. Ho affrontato alcuni avversari che non mi hanno stretto la mano, e io ho solo pensato: “Devi farcela”. Altri però l’hanno fatto. Uno dei migliori combattenti al mondo è venuto a stringermi la mano dopo aver vinto l’argento europeo. L’ho apprezzato. Solo se hai un problema con me, io avrò un problema con te. Forse posso essere d’ispirazione per altri ragazzi.
Sebbene abbia fatto coming out 4 anni or sono, Woolley ammette che avrebbe preferito non “etichettare” la sua sessualità, perché questa, sottolinea, non lo definisce.
© Riproduzione RiservataAl giorno d’oggi le persone vogliono solo etichettare tutti. Non voglio essere quel tipo di persona. Voglio essere il primo olimpico irlandese nel mio sport, il ragazzo di Tallaght che è andato alle Olimpiadi, non Jack l’atleta gay.