Uscita lo scorso 12 ottobre su Netflix, La Caduta della Casa degli Usher ha riportato Mike Flanagan sulla piattaforma streaming. Nato a Salem e ideatore di “The Haunting of Hill House” e “Midnight Mass”, Flanagan si è questa volta ispirato alle opere di Edgar Allan Poe, dando forma ad una serie horror a trazione familiare. Come se Succession incontrasse Murder House.
Gli spietati fratelli Roderick e Madeline Usher hanno fatto di Fortunato Pharmaceuticals un impero di ricchezza, privilegi e potere, ma quando gli eredi della dinastia cominciano a morire per mano di una misteriosa donna conosciuta in gioventù, vengono a galla i segreti del passato.
Questa la sinossi ufficiale della serie, lunga otto puntate e inaspettatamente queer. Quasi tutti i protagonisti vivino infatti una fluidità sessuale dichiarata, all’interno di una storia che abbraccia la morte in tutte le sue più atroci sofferenze.
Rahul Kohli di Midnight Mass interpreta Leo Usher, che vive con il suo ragazzo Julius, per poi tradirlo con una donna con la quale fa sesso nell’appartamento che i due uomini condividono. Sfacciatamente ricco, abusa di droghe e farmaci ed è ‘ossessionato’ da un gatto nero…
Sauriyan Sapkota (The Midnight Club) interpreta Perry, il più giovane della famiglia, ideatore di un’orgia rave in cui tutti possono far sesso con tutti. Lui compreso, ovviamente.
Carl Lumbly (Doctor Sleep) interpreta il detective Auguste Dupin, che da decenni prova sconfiggere la famiglia Usher. Sebbene si sappia poco o nulla sulla sua vita personale, sul finale menziona il fatto di avere un marito e dei figli.
T’Nia Miller (Bly Manor) interpreta invece la scienziata lesbica Victorine Lafourcade, felicemente fidanzata con una chirurgo interpretato da Paola Núñez.
Kate Siegel (The Haunting of Hill House) interpreta la bisessuale dai capelli argentati Camille L’Espanaye, che si porta a letto entrambi i suoi assistenti in un rapporto a tre che finirà malissimo.
Mike Flanagan, dichiaratamente etero, ha così per una volta abbattuto il cliché dei registi che in qualunque horror finiscono puntualmente per uccidere da subito le persone LGBTQIA+. In La caduta della casa degli Usher, serie horror patinata esageratamente lunga e verbosa prima di chiudere il cerchio con un finale impeccabile, il problema non si pone, perché sono quasi tutti queer e la mattanza sarà totale.
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