La Torre Pendente: Il restauro del secolo

PISA – Che cosa è accaduto veramente in quei dieci anni in cui intorno alla Torre di Pisa è stato eretto un grande cantiere e dopo studi e esperimenti non riusciti sono iniziati i lavori veri e propri di consolidamento? Che cosa è stato fatto? Perché ora la Torre pende molto meno e si è stabilizzata? E chi sono gli uomini protagonisti della sfida vittoriosa?
La storia di quella meravigliosa avventura che ha permesso di garantire la sopravvivenza nei secoli del monumento più celebre del mondo, è ora raccontata in un libro edito da Pacini (“La Torre Pendente- Il restauro del secolo”, pagg.160, 6,90 Euro), scritto da Valeria Caldelli e Giuseppe Meucci, due giornalisti pisani de “La Nazione”, che da molto tempo hanno messo la Torre Pendente, la sua storia, il suo male oscuro e le prospettive di salvezza, al centro della loro attività professionale. Il risultato non è un libro di storia dell’arte e neppure un libro di scienza delle costruzioni ma un lungo racconto, scritto con linguaggio accessibile, dei fatti salienti che hanno contrassegnato la vita secolare del bel Campanile pisano, delle caratteristiche, delle curiosità e anche dei misteri che racchiude. Il libro ricostruisce la storia del monumento e della sua pendenza per poi puntare la lente d’ingrandimento sugli ultimi anni di vita della Torre, quando si sono svolti a fasi alterne, con momenti di delusione e altri di forte e legittima soddisfazione quei lavori che hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso.
Il libro sarà presentato alla cittadinanza pisana venerdì 1 luglio, alle 18,30, nel Chiostro del Museo dell’Opera del Duomo. A parlare del libro, che proprio per le sue caratteristiche si rivolge ad un’ampia platea di lettori, saranno il presidente della Provincia Andrea Pieroni, il sindaco Paolo Fontanelli, il direttore de “La Nazione” Francesco Carrassi. Il giornalista Giovanni Nardi presenterà il volume illustrandone le caratteristiche. Saranno presenti l’editore Pierfrancesco Pacini e i due autori. A breve è prevista anche un’edizione in lingua inglese del libro. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza.