A breve splendido 71enne, Pedro Almodóvar è tornato sul set per girare un nuovo adattamento de La Voce Umana, classico di Jean Cocteau che il regista spagnolo considera ‘opera fondamentale nella sua vita e nel suo cinema’. Ma non sarà un lungometraggio, quello del gigantesco Pedro, bensì un cortometraggio in lingua inglese, il primo della sua straordinaria carriera, con Tilda Swinton mattatrice. Su Instagram il regista ha pubblicato la prima immagine dal set, con annesse protezioni da Covid-19.
Le riprese del corto sarebbero dovute partire ad aprile, ma il Coronavirus ha bloccato tutto. Fino ad ora. Almodovar ha già omaggiato La voce umana in film come La Legge del Desiderio e Donne sull’Orlo di una Crisi di Nervi.
Una camera da letto, una donna, un telefono. Attaccata alla cornetta, Lei ripercorre la pienezza dei giorni trascorsi in compagnia di un uomo che l’ha riportata in vita facendole respirare di nuovo l’aria frizzante dell’amore. Lui non si sente mai parlare e la conversazione è spesso interrotta per disturbi alla linea, ma attraverso le parole di Lei si rivivono l’ardore e l’illusione che hanno alimentato la sua felicità, anche se solo per un poco, e la disperazione dettata dalla fine.
Questa la sinossi de La Voce Umana di Cocteau, già adattato da Edoardo Ponti nel 2014, con Sophia Loren protagonista. Concluse le riprese, Almodovar tornerà immediatamente sul set per girare Madres Paralelas, suo nuovo lungometraggio che lo vedrà nuovamente incrociare la musa Penélope Cruz.
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