Nella puntata di ieri de Le Iene Nadia Toffa si è occupata del caso di Giuseppe e Francesco, i due ragazzi napoletani cacciati di casa dalle famiglie perché gay.
I due ragazzi, 18 e 22 anni, hanno raccontato davanti alle telecamere la loro odissea. Fidanzati da poco più di un anno, sono stati rifiutati da chi li ha messi al mondo.
Giuseppe e Francesco non sono gli unici, non sono un caso isolato: a Roma è nata una casa accoglienza (che si regge soprattutto sulle donazioni), Refuge, che accoglie ragazzi nella loro stessa situazione. Fabrizio Marrazzo, interpellato dalla giornalista, dice il numero verde di Gay Help Line riceve ogni anno circa 20.000 chiamate. A Milano dovrebbe aprirne un’altra nel prossimo futuro ma nella vicina e altrettanto popolata Francia, dove esistono leggi contro l’omofobia e dove matrimonio egualitario e adozioni gay sono legali, ce ne sono 44.
Giuseppe e Francesco ora hanno un posto sicuro in cui dormire, dopo aver trascorso intere settimane sul lungomare di Napoli, ma cercano ancora lavoro: sono disposti a trasferirsi in un’altra città e l’appello, lanciato da Le Iene, per proposte concrete ha già riscosso ottimo successo.
Nadia Toffa, infine, ha incontrato la madre di Giuseppe: la donna ha spiegato – a modo suo – perché ha cacciato di casa il figlio, ma ha anche promesso che farà un lavoro su se stessa per capire dove ha sbagliato e per provare a recuperare il rapporto con il ragazzo.
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