Si è spesso ribadito che i fumetti finiscono per riflettere la situazione socio culturale della nazione che li produce. Questo vale anche per i fumetti omoerotici, a partire da LE GANG, una delle ultime pubblicazioni dell’editore Bruno Gmuender, che offre anche qualche spunto di riflessione interessante sul concetto di globalizzazione. Bruno Gmuender è un’editore tedesco, che però viene distribuito a livello internazionale, quindi i suoi fumetti sono in inglese e ospitano autori di tutto il mondo.
LE GANG è un fumetto francese, incentrato su noti gay porn performers francesi di origine magrebina, stampato però in Corea del Sud. Ecco perché sarebbe molto difficile attribuire un unica nazionalità a questa pubblicazione, prova di come il concetto di comunità gay stia iniziando ad avere una valenza sovranazionale. D’altra parte basta il soggetto di questa antologia per dimostrarlo: LE GANG raccoglie infatti dieci storie brevi realizzate dalla CITEBEUR, una casa di produzione di video hard che ha base in Francia ma che si è specializzata in gay porn performers beur: un termine francese che indica gli arabi di seconda generazione.
I beur, quindi, hanno origini tunisine, algerine, marocchine, egiziane e via dicendo, e oltre a rappresentare una buona percentuale della popolazione francese, hanno iniziato a costituire una buona fetta dell’immaginario omoeortico d’oltralpe e non solo, visto che proprio la Citebeur ha lanciato il noto performer Francois Sagat. Il potenziale di questi ragazzi lo aveva intuito anche il famoso regista di video hard Jean Daniel Cadinot (1944-2008), che in tempi non sospetti aveva puntato molto sul fascino dei beur francesi, tuttavia è con la nascita della Citebeur, nel 2002, che siamo entrati in una nuova fase del fenomeno.
Così, per il suo primo decennale questa casa di produzione ha deciso di pubblicare con Gmuender un volume celebrativo che cerca di cogliere l’atmosfera dei suoi video, campionando direttamente le foto dai video e trasformandole in disegni al servizio di una sceneggiatura del misterioso Skarlaone, che da tempo scrive vari racconti erotici che corredano il sito Citebeur.
I protagonisti sono proprio alcuni fra i gay porn performers più popolari della casa di produzione: Kader, Aziz, Tarek, ecc. Alle prese con avventure sessuali di vario tipo, in un contesto prettamente metropolitano: orge punitive per graffitari impertinenti; sesso violento per chi si spinge troppo oltre negli spogliatoi della squadra di calcio del quartiere; sesso di gruppo improvvisato in zone industriali dismesse e via discorrendo.
L’esperimento, però, sembra essere riuscito solo in parte: infatti riportare in un fumetto quelli che sono i soggetti tipici dei video hard finisce per limitare molto il potenziale di un linguaggio che offre molte più possibilità rispetto ad un semplice video hard, e che – rispetto ad esso – non può puntare unicamente sulle scene di sesso in quanto tali. Purtroppo in questo volume i protagonisti non hanno personalità definite, e al di là del loro fascino beur risultano ben poco coinvolgenti. Sicuramente le scene di sesso sono ben realizzate, ma investire di più sui personaggi e la storia non avrebbe guastato e avrebbe reso tutto molto più interessante. D’altra parte si è trattato di un primo esperimento, e sicuramente ci sarà tempo per migliorare.
di Valeriano Elfodiluce
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