Storica prima Wonder Woman nell’omonima serie televisiva degli anni settanta, Lynda Carter, oggi 70enne, è diventata virale su Twitter grazie ad un cinguettio legato al mondo bear. Da sempre icona gay, Carter ha condiviso un’immagine legata all’annuale “Fat Bear Week“, evento legato agli orsi bruni che hanno messo più chili prima del letargo invernale nel Katmai National Park, in Alaska.
I kept hearing about Fat Bear Week and thought it was a celebration of body positivity within a gay subculture. It turns out it is about actual bears! Either way, I am here for it. 🐻🏳️🌈 pic.twitter.com/1hMFrCXm8w
— Lynda Carter (@RealLyndaCarter) October 2, 2021
Lo staff del parco ha pubblicato nei giorni scorsi foto online di alcuni degli orsi più ‘grassi’, chiedendo agli utenti di votare il vincitore. Carter, dinanzi alla “Fat Bear Week”, si è detta disorientata, perché convinta fosse un evento gay.
“Continuavo a sentir parlare di Fat Bear Week e pensavo fosse una celebrazione della positività del corpo all’interno di una sottocultura gay. Poi scopro che si tratta di orsi reali!”. Un cinguettio che ha ottenuto migliaia di lile e retweet, con centinaia di commenti. Carter ha successivamente chiarito perché conosce i bear gay: “Tutti sono così sorpresi che io sappia cosa siano i bear omosessuali. Ascoltate, non ti fanno Grand Marshal in più Pride per niente!”.
Carter è stata infatti ‘madrina’ ai Pride di Phoenix, New York e Washington D.C. Nel 2020 Lynda è apparsa in un cameo dopo i titoli di coda nel film Wonder Woman 1984, nei panni di Asteria.
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