La notizia è arrivata all’improvviso, anche se era nell’aria già da qualche tempo: Naked News Male Edition chiude ufficialmente i battenti a partire dal primo novembre 2007. Forse però è il caso di partire dall’inizio. Nel 2000, in pieno web-boom, un paio di imprenditori canadesi decisero di mettere online un nuovo sito di informazione, ma con una novità: le notizie erano lette e commentate da avvenenti fanciulle che si spogliavano poco alla volta fino a rimanere completamente nude. Il sito – che all’epoca era gratuito – raggiunse punte di sei milioni di utenti mensili, ma con il crollo di internet nel 2002 si ridimensionò, diventando un sito a pagamento.
Più o meno nello stesso periodo partiva l’edizione tutta maschile di Naked News, diretta dal simpatico quanto avvenente Lucas Tyler, che avrebbe tenuto banco fino all’ottobre del 2007, dedicando sempre più spazio al mondo gay. Dopodichè la chiusura. Per quale motivo? Molto semplice: il numero degli
abbonamenti non era sufficiente a coprire i costi. Segnale di cattiva salute per l’intrattenimento a base di maschi nudi? Al contrario! Il discorso è complesso, ed è necessario analizzare vari punti. Punto primo: il sito era gestito in buona parte da etero, e anche se gli ancormen erano decisamente carini e fisicati il tono volutamente goliardico delle riprese e l’evidente volontà di annientare qualsiasi ammiccamento erotico e/o omoerotico (magari ridicolizzando la nudità maschile) dopo un po’ rendeva il tutto abbastanza noioso e irritante.
Punto secondo: l’abbonamento era arrivato a costare 20$ al mese e per un notiziario che durava un’ora al giorno (esclusi i festivi) era decisamente eccessivo (anche perché gli ancormen erano al massimo cinque al giorno, a fronte di una dozzina di ancorwomen nella sezione femminile del sito). Punto terzo: le notizie erano solo in inglese, ovviamente, e per i servizi gay trattavano soprattutto del Canada (non a caso il sito è stato sempre presente con un carro al Toronto Gay Pride), dove peraltro Naked News Male Edition era trasmesso – senza costi aggiuntivi – dai due canali gay locali (HARD TV e OUT TV). In
poche parole si è trattato di un suicidio quasi volontario. A maggior ragione se si considera che in buona parte del mondo occidentale il nudo maschile integrale non è un tabù televisivo, per non parlare poi dell’enorme quantità di siti internet più espliciti e "appaganti" a disposizione del pubblico gay (buona parte dei quali hanno sede proprio in Canada). Evidentemente i gestori non volevano giocarsi il pubblico femminile presentando un sito troppo gay, ma allo stesso tempo volevano attirare il pubblico gay (che su internet è una miniera d’oro), e così facendo sono riusciti a scontentare tutti.
Un vero peccato perché l’idea era buona e poteva essere gestita molto meglio. In ogni caso questo episodio può dare qualche spunto di riflessione anche a noi italiani. Se Naked News Male Edition, così com’era pensata, ha chiuso perché era un’idea "superata" e banale in buona parte del mondo occidentale, in Italia sarebbe considerata ancora troppo audace anche solo per essere presa in considerazione. Ricordiamo che qualche anno fa venne proposta una versione soft di Naked News anche da noi – battezzata Spicy TV e ovviamente solo al femminile – che
venne sospesa quasi subito e che compromise la carriera della pur simpatica Silvia Rocca. Come se tutto ciò non bastasse, da noi le leggi che censurano la nudità recentemente si sono fatte persino più severe e non sembrano concedere spiragli per il futuro. A voi giudicare dopo aver fatto i dovuti raffronti.
di Valeriano Elfodiluce
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