Esistono solo due posti sulla terra dove sirene e tritoni possono vivere: uno è New York, l’altro è…Napoli! Sirene è una commedia sentimentale, in onda da domani in prima serata sul primo canale di mamma Rai, in cui il mare e la terra vengono coinvolti nella battaglia più antica del mondo, quella tra maschi e femmine.
Le sirene sono arrivate sul pianeta Terra per dare un futuro alla propria specie e incantare gli uomini con la propria magia, ma saranno i maschi napoletani, in realtà, a conquistarle con la loro passionalità. Michele Morrone, volto di punta della fiction italiana, sarà Ares: l’ultimo tritone rimasto nel mar Mediterraneo.
Potremmo definire Ares un tritone sottomesso, o sbaglio?
Sbagli, ma non del tutto! Qui non si tratta di sottomissione vera e propria. I tritoni, poi, sono anime buone e te lo dico perché prima di essere arruolato nel cast, ho studiato tantissimo le leggende sul mondo del mare. La verità, tornando alla fiction, è che le sirene sono molto matriarcali e il loro atteggiamento non permette ad Ares, il mio personaggio, di essere sereno.
Un atteggiamento che però farà scappare Ares dalle sue sirene…
E non sarà neanche così facile scappare perché sarò continuamente rincorso da loro, in particolar modo da Yara che, nella fiction, è la mia promessa sposa.
Ma perché scappi?
Scappo per trovare un po’ d’amore verso me stesso. Scappando, senza spoilerare molto, diventerò Gegé: un pallanuotista importante, ma anche un modello di intimo. Interpreto una vera e propria celebrità.
E a te è mai capitato di scappare nella vita, come il tuo personaggio?
Non proprio. Al massimo, un po’ come tutti, ho interrotto dei rapporti se le cose non andavano nel verso giusto, ma niente di così straordinario.
E da te, qualcuna, è mai scappata?
(ride, ndr) Altroché! In fondo, a chi non è mai successo? Che poi, ripensandoci, le capisco anche.
Piaci molto alle donne, ma anche agli uomini. Che effetto fa?
Mi fa molto piacere. Rosario Rinaldo, il produttore di Serene, poco fa mi si avvicina e mi dice: “Tutti i miei amici gay sono pazzi di te. Sei diventato una loro icona!”
E non t’imbarazza neanche un po’?
Scherzi? Neanche un po’. Mi può far solo che piacere.
Hai mai avuto anche tu a che fare con uomini, o donne, come Weinstein?
No, mai!
In passato hai partecipato a Ballando con le Stelle. Oggi guardi con un certo snobismo quel passato televisivo?
No, assolutamente! È stato un periodo bellissimo della mia vita che mi ha permesso anche di imparare a ballare, ma oggi non farei più quel tipo di Tv avendola già fatta. Oggi voglio solo fare film, fiction e il papà: sono diventato padre per la seconda volta. Il nuovo sirenetto si chiama Brando.
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