Home / News / Quei gay che odiano le donne: Gabe Gonzalez sulla misoginia degli omosessuali

Quei gay che odiano le donne: Gabe Gonzalez sulla misoginia degli omosessuali

Un video divertente per una questione spinosa.

< 1 min. di lettura

Ai maschi gay non piacciono le donne. Cosa succede quando la mancanza di attrazione sessuale diventa disinteresse, fastidio, repulsione ovvero misoginia?

 

Il fatto di essere gay non dispensa dall’essere uno strumento del patriarcato: questo il messaggio di Gabe Gonzalez di Mic, che in questo video si scaglia proprio contro l’epidemia di misoginia della comunità gay.

È un difetto che affligge un numero consistente di maschi omosessuali: le donne non ci interessano, non ci piacciono, bleah, una vagina. In realtà queste prese di posizioni, che hanno spesso un tono ironico, manifestano una frattura reale e preoccupante, che rischia di dividere dall’interno lo stesso fronte LGBT.

Che ne pensate? Vi riconoscete nelle parole di Gabe?

 

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

One thought on “Quei gay che odiano le donne: Gabe Gonzalez sulla misoginia degli omosessuali

  1. Teoricamente ha ragione, in realtà intorno ai 35/40 anni TUTTI gli uomini, gay, bi o etero che siano, cominciano un percorso di distacco nei confronti del femminile. Non so spiegare perché, ma è così. Sembra quasi che l’identità maschile/femminile superino l’orientamento. In quanto alla comunità lesbica, mi voglio rendere impopolare fino in fondo: le donne lesbiche sono sempre state benvenute nei locali per gay (maschi), il contrario non mi risulta. Il separatismo concettualmente esiste solo fra le donne lesbiche, non fra gli uomini gay. Esistono tantissime ragioni storiche, le donne vivono la doppia discriminazione, etc etc però io ho sempre ritenuto il separatismo come una via non sempre giusta, perché poi l’impianto discriminatorio resta lo stesso. Se vogliamo dare delle colpe, certo le associazioni gay, tipo Arcigay forse potevano fare di più per promuovere la visibilità lesbica e transessuale. Abbiamo avuto solo Graziella Bertozzo in tanti anni, un po’ poco. Ad esempio, non sarebbe oggi una buona idea avere alla testa di Arcigay un* transessuale?

Lascia un commento

Per inviare un commento !