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Nativi americani, picco di tentati suicidi tra i giovani LGBTQ

Tutta colpa della crescente discriminazione, vittimizzazione e stigma interiorizzato comunemente affrontato dalla gioventù LGBT dei nativi d’America.

Nativi americani, picco di tentati suicidi tra i giovani LGBTQ - nativi americani - Gay.it
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Una nuova ricerca firmata Trevor Project ha rivelato una verità a molti sconosciuta. I giovani nativi americani LGBT hanno infatti tassi di suicidio molto più alti rispetto ai coetanei appartenenti ad altri gruppi razziali ed etnici.

Negli ultimi 12 mesi addirittura il 32% dei giovani nativi americani LGBT avrebbe tentato il suicidio. Un dato clamorosamente più alto ripsetto al 19% dei latini, al 18% degli afroamericani e dei caucasici e al 15% degli asiatici.

La percentuale sale addirittura al 37% per i giovani nativi americani transgender. 21.000 le persone intervistate. Secondo la dott.ssa Amy E. Green, direttrice della ricerca, i risultati sono in qualche modo coerenti con i tassi di suicidi tentati e/o compiuti dalla popolazione dei nativi americani negli Stati Uniti. “L’aumento dei tassi di suicidio in questo gruppo è indicativo delle disuguaglianze affrontate, piuttosto che inerente alla cultura dei nativi indiani d’America e dell’Alaska.”

Oltre al trauma ereditario del colonialismo, Green ha citato fattori come “tassi più elevati di povertà, consumo di alcol e accesso limitato a cure per la salute mentale”, che avrebbero contribuito al boom di tentati suicidi nelle comunità di nativi americani. Per i giovani LGBTQ +, invece, ritiene che questi fenomeni siano aggravati dalla “crescente discriminazione, vittimizzazione e stigma interiorizzato” comunemente affrontato dalla gioventù queer e transgender di colore.

“La comunità {LGBTQ +] è diversificata sia in termini di orientamento sessuale e identità di genere, sia in altri aspetti della nostra identità come razza / etnia, geografia e stato socioeconomico”, ha continuato la dottoressa. “Gli sforzi per supportare i giovani LGBTQ + devono concentrarsi non solo sul fornire livelli individuali di accettazione e cura, ma anche per affrontare le più grandi questioni di oppressione e privilegi”.

Fonte: Pixabay

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