Indigna l’omotransfobia andata in onda a Non è la D’Urso ma Canale 5 festeggia “l’ottima performance”

Rita dalla Chiesa, Claudio Sona, il Lovers Film Festival, Aurelio Mancuso e Fabrizio Marrazzo all'attacco della trasmissione di Canale 5, dove il direttore Giancarlo Scheri applaude.

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La puntata di Live – Non è la D’Urso andata in onda ieri sera ha scatenato un putiferio, a causa del delirio transomofobo creato da Vittorio Feltri e Vittorio Sgarbi, ospiti di una conduttrice silente e all’attacco di Vladimir Luxuria.

Il Lovers Film Festival – Torino Lgbtqi Visions, da quest’anno diretto proprio da Vladimir, ha voluto esprimere sui social “la propria solidarietà alla sua direttrice, in relazione ai gravi insulti omofobi e omotransfobici ricevuti ieri sera da Vittorio Sgarbi durante la trasmissione televisiva “Live-non è la D’Urso” e condanna fermamente chi li ha pronunciati e chi ha permesso che questo avvenisse svilendo, ancora una volta, la televisione a strumento per diffondere odio, mala informazione e volgarità“.

Sui social centinaia e centinaia di tweet hanno travolto la trasmissione Mediaset e la sua conduttrice, Barbara d’Urso, apparsa quasi divertita dallo svolgimento di una diretta che ha presto preso la strada dell’insulto inaccettabile. Persino Rita dalla Chiesa, ex collega Mediaset, ha tuonato via social: “Profondamente a disagio per quello che stasera è stato fatto a Vladimir Luxuria. Andava protetta e difesa. L’abbraccio davvero con moltissimo affetto. Qualche volta la voglia di fare spettacolo a tutti costi diventa solo un’infinita tristezza“. Claudio Sona, ex tronista di Uomini e Donne, ha rilanciato su Instagram.

Ieri, durante la trasmissione “Live non è la D’Urso”, è stato trasmesso l’esempio più becero di aggressione ai diritti delle minoranze senza che, nemmeno uno dei presenti e in primis la conduttrice, si attivasse per riportare la discussione nei confini di un civile confronto. Che sia stata Vladimir Luxuria – verso cui va la mia stima per il coraggio e per l’impegno profuso a favore dei diritti della comunità Lgtb – oppure uno sconosciuto ragazzo di periferia, a dover sopportare il peso di questo duro attacco discriminatorio, poco importa; quello che rileva è l’aggressione consumata, con violenza verbale incontrollata, nei confronti di una persona considerata diversa. Aggressione che in nessun paese, definito evoluto, si dovrebbe tollerare o permettere.
Non basta sfilare oppure fare grandi dichiarazioni d’intenti, il rispetto e la difesa dei diritti di ciascuno in nessun caso possono prescindere da una pubblica condanna di attacchi consumati a danno delle minoranze… nemmeno quando si è alla ricerca del facile consenso!

Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center, ha attaccato: Sgarbi e Feltri ieri dalla D’urso hanno messo in atto lo show dell’omofobia e della transfobia. Molto triste che questo accada in una trasmissione televisiva vista da milioni di italiani. Tutta la mia solidarietà a Vladimir Luxuria e a tutte le persone LGBT che hanno assistito a questo ignobile teatrino”.

Aurelio Mancuso, via Twitter, ha continuato: “Che Barbara D’Urso sia pessima non è una novità, che strumentalizzi battaglie come il contrasto della violenza sulle donne o i diritti lgbt è evidente. Cara Vladimir, ti capisco, ma esser offesa da quei due orribili figuri non è spettacolo”.

Dai vertici Mediaset, incredibile ma vero, sono invece arrivati i complimenti del direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri: “Ascolti record e rinnovata supremazia sui social confermano l’ottima performance di Live – Non è la D’Urso“.  Dati alla mano, per completezza di informazioni, la puntata ha registrato 2.532.000 spettatori, con il 15.14% di share. Perché a Mediaset tutto fa evidentemente buon brodo, pur di arrivare a determinati ascolti.

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bacibaci 19.11.19 - 22:42

Io non vi capisco, ma lo capite ora che siamo tutti carne da macello? Questa è la tv da decenni, oggi un po' peggio di ieri, ma quando si comincia con la droga non è che si torna indietro tanto facilmente. La nostra droga sono sciacallaggio e trash. Se c'è una rapina bisogna dire che è colpa del governo che non tutela i cittadini, sta cosa le tv di Berlusconi la fanno da 30 anni, se c'è uno stupro, ora si guarda al colore della pelle dello stupratore, se è nero allora apriti cielo, ecco che la destra attacca, mentre se avete la sfiga che vi stupra un bianco a Salvini non gliene frega una mazza, noi siamo solo carne da macello, che si tratti di una trans o di una stuprata o di un rapinato o di bambini seviziati. Tutto ciò accade perché noi come cittadini abbocchiamo a questo sciacallaggio. Panem e circenses ? Esatto , la versione aggiornata del panem è la spesa pubblica sempre più grossa, tutti che vogliono più spesa pubblica, la versione aggiornata dei giochi circensi è il trash televisivo+ lo sciacallaggio mediatico. Tanto prima o poi cappottiamo, siamo troppo rincitrulliti.

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