La denuncia su Facebook di un medico di Aversa: “A Padova mia figlia non trova un appartamento, gli annunci sono discriminatori contro gay, meridionali e stranieri”.
Brutto risveglio per Padova, città universitaria, del Pride Village e abitualmente tra le più friendly del Veneto, teatro di una denuncia sull’omofobia che sarebbe diffusa tra gli annunci degli affitti.
Il Mattino di Padova riporta lo sfogo su Facebook, poi cancellato, di Vittorio Savino che segnala un post del 2016 sul gruppo “Cerco/Offro Affitti, Casa, Appartamento, Stanza Padova” presente sul social network che esclude dai possibili affittuari “immigrati e meridionali” suscitando il plauso dei frequentatori del gruppo, espresso con centinaia di like.
Per il medico campano non sarebbe un caso isolato, ma anzi tra le categorie degli indesiderabili nella città veneta ci sarebbero anche gay e trans: “A decine offrono case – scrive Vittorio Savino – cito i primi tre trovati: via Porcellini, ma, non si fitta a studenti, meridionali, gay friendly, animali perché si vive in condominio. Via Facciolati, ma, no a gay friendly, no pet friendly, no coppie con figli, trans, meridionali specialmente napoletani e siciliani valutabili altre zone del Centro sud; Zona Guidda Bassonello, ma, solo a ragazze bella presenza del Nord, no meridionali. Corso del Popolo, ma, no a gay, no a persone del Sud, no sardi. Ci sono divieti anche per lavoratori, ciccioni, neri, marocchini, persone in cattive condizioni di salute”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
La cosa che più mi fa rabbia è che all'estero son convinti che ci siano differenze tra la Terronia e il Nord, quando in realtà il Veneto in tema di bigottismo e chiusura mentale se la gioca con regioni come la Calabria.
I veneti, evasori fiscali per eccellenza insieme ai brianzoli, sono forse il popolo più ignorante della penisola. Dovrebbe essere il resto d'italia a indire un referendum sull'espulsione di questa regione di ignoranti, bigotti e evasori.