x
Home / News / Omofobo dichiarato adescava ragazzi su Grindr con regali e soldi

Omofobo dichiarato adescava ragazzi su Grindr con regali e soldi

E su Facebook spiegava che gli omosessuali non avranno acceso al Regno di Dio.

omofobo grindr
2 min. di lettura

Per la serie “predicano bene e razzolano male”, l’ipocrita del giorno si chiama Barry Cole Poyner, e fa parte della Kirksville Church of Christ in Missouri. Apertamente omofobo, non perdeva occasione di avere incontri sessuali con dei ragazzi conosciuti tramite l’app per incontri Grindr. Era disposto a pagare o fare regali per convincere gli utenti a organizzare un appuntamento. Nulla di nuovo, in tutti i sensi. Difatti, sui social attaccava sempre la comunità LGBT e il sesso fuori dal matrimonio, citando addirittura passi della Bibbia. Nel tempo libero, invece, incontrava ragazzi gay per rapporti sessuali.

Barry Cole Poyner è anche professore di comunicazione alla Truman State University del Missouri e secondo la Polizia, che sta seguendo il caso, avrebbe anche cercato di molestare alcuni ragazzi, per avere rapporti sessuali anche fuori dalle app.

I post dell’omofobo Poyner contro gli omosessuali

Un post pubblicato sul suo profilo Facebook dice:

Non sai che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non essere ingannato; né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né omosessuali.

Un altro invece attacca il sesso fuori dal matrimonio:

Se stai facendo sesso e non sei sposato, non si chiama appuntamento, si chiama fornicazione. 

Naturalmente, la Kirksville Church of Christ non si è pronunciata sulla questione, ma l’omofobo Poyner avrebbe chiuso il profilo Facebook. E’ stato invece espulso dall’Università in cui insegnava, la quale gli ha negato l’accesso alla zona del campus:

L’Università è a conoscenza della situazione relativa a Barry Poyner. È stato sospeso e informato di non essere autorizzato ad accedere al campus, di non avere alcun contatto con le organizzazioni studentesche o di partecipare a eventi o attività del campus. L’università sta collaborando con le forze dell’ordine e non farà ulteriori commenti mentre la questione è sotto inchiesta.

L’arresto dell’uomo

La Polizia è riuscita a risalire all’uomo proprio attraverso Grindr. L’affetto da omofobia interiorizzata difatti aveva un profilo nella app che aveva chiamato “DILF”. Attraverso quell’utente, proponeva soldi per il rifornimento dell’auto, regali o altre tipologie di pagamento per convincere i ragazzi ad avere un rapporto sessuale.

Nel giorno dell’arresto stava andando a incontrare un ragazzo di 18 anni, che in realtà era un agente di Polizia, il quale aveva creato un finto profilo per incastrarlo.

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !