Sotto l’ombrellone le letture gay abbonderanno, questo agosto. Piervittorio Tondelli, laico patrono dei gay, è entrato entra di diritto nei classici della letteratura proprio nella settimana del world gay pride. E’ Bompiani ad osare: accanto alle opere di
Sciascia e Pavese, ecco nella collana dedicata ai classici spuntare le
Tre i titoli che inaugurano Enola. Uno: la riproposta del prezioso saggio dell’avvocato pisano Ezio Menzione
Uno:
Bellow mette in piazza i vizi nascosti del suo amico Bloom, che anche se nel libro si chiama Abe Ravelstein è riconoscibilissimo, moralista e fustigatore dei costumi, anti gay e anti femminista, sostenitore dell’illegittimità del nazionalismo nero, ma in
realtà anch’egli omosessuale e probabilmente più “lussurioso” di coloro che fustigava pubblicamente con le sue affermazioni. Non solo: Saul Bellow rivela anche che Allan Bloom non sarebbe morto di emorragia interna, come era stato riportato da tutta la st
ampa sulla base delle notizie diffuse. Sarebbe invece stato ucciso dall’Aids. Concludiamo con un classico che non poteva mancare: di Oscar Wilde è uscita “L’arte dell’impertinenza” (Editori Riuniti, pp.137).
di Demetrio Fury
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