Si è tenuta giovedì scorso a San Diego, la sfilata Cruise 2023 di Louis Vuitton. Location non casuale, ci tiene a sottolineare il direttore creativo Nicolas Ghesquière: l’intero evento è pensato e ideato sulla base del mastodontico Salk Institute, laboratorio di ricerca biomedica, vincitore di sei Premi Nobel e tempio della ricerca anti-Covid. Una struttura brutalista di cemento e legno, ideata dall’architetto Louis Kahn nei primi anni Sessanta, caratterizzata da una fontana centrale – ribattezzata Fontana della Vita – disposta perfettamente in asse nel punto in cui tramonta il sole.
Sole che è parte integrante dell’intero progetto: gli stessi abiti si sposano con l’illuminazione naturale, e ogni capo ne riflette i movimenti: “Per farlo ho lavorato sui metalli come il bronzo, l’argento e l’oro, come non avevo mai fatto prima” spiega Ghesquière. Il potere del sole accompagna surfisti – le giacche e le tute si ispirano alle mute – ma anche modelle ritratte come nomadi moderne alla costante ricerca di qualcosa, un’ode all’individualità e l’espressione di sé: “Noi stilisti proponiamo, suggeriamo, ma nella moda non esistono più diktat. È in virtù di questa libertà che ora esprimere se stessi è tanto importante” dichiara lo stilista a Repubblica. Abiti morbidi, liberi, e protettivi che accolgono e al contempo proteggono dai raggi solari, come se lə modellə fossero in viaggio nel deserto.
Nomadi ma anche bioniche, come la modella Lauren Wasser che sfila con le sue protesi in oro placcato, simbolo di una passerella che cammina insieme al tempo e la società, cambia forma e corpo, sfuggendo a quel sistema che sembra ripetersi su sé stesso ma non deve scoraggiarci. Al contrario, Ghesquière ritiene che il dovere dell’arte e di ogni creativə è quello di superare i confini, nel tentativo di anche solo immaginare una realtà migliore: “Abbiamo bisogno di un sogno, di un’utopia da opporre alla realtà distopica in cui viviamo immersi ormai da due anni. In questo momento è essenziale che il messaggio che lanciamo sia davvero ottimista e positivo.“. Perché anche le persone, come la luce del sole, possono cambiare.
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