Mentre Gay.TV chiude quasi in sordina, mettendo in luce quanto in Italia sia difficile gestire un marketing dichiaratamente gay, altrove la situazione è più rosea e si possono produrre e sperimentare nuovi tipi di prodotti, che contribuiscono a fare evolvere il concetto di gay-entertaiment.
Questo fenomeno è ancora più rilevante se si considera che molti dei progressi che si stanno registrando in questo settore nascono da iniziative individuali, rese possibili dal supporto di una comunità gay ricettiva, consapevole della propria identità e ormai globalizzata (che in effetti nel nostro paese scarseggia). È il caso dell’ultimo progetto portato avanti dal fumettista Joe Philips, che ha visto la luce pochi mesi fa e che ha inaugurato il filone dell’animazione erotica gay in 3D. In realtà non era la prima volta che il 3D aveva fatto capolino nella filmografia gay di tipo pornografico: nel 2000 la Inferno Films aveva realizzato i DVD della serie Gay Fun One interamente in digitale, tuttavia i risultati dell’esperimento furono a dir poco grotteschi e – a esclusione di alcuni siti internet – da allora a oggi nessuno aveva più ritentato la carta della pornografia gay digitale.
Fortunatamente i progressi tecnologici nella gestione del software 3D, e del programma LightWave in particolare, hanno permesso a Joe Philips di cimentarsi – con successo – nella realizzazione di un prodotto decisamente riuscito e accattivante: Stonewall & Riot – The Ultimate Orgasm. Mettendo insieme la sua abilità grafica e la sua passione per i supereroi, mixando il tutto con una gran quantità di sesso e ironia, e aggiungendo un’abbondante dose di riferimenti al mondo gay e a quello dei fumetti, Joe Philips è riuscito a concretizzare qualcosa che fino a poco tempo fa sarebbe stato considerato pura fantascienza (fondando tra l’altro una propria casa di produzione: la AVA).
Il cupo Stonewall e il più solare Riot (“Muro di pietra” e “Rivolta” che letti di seguito suonano non a caso come “Stonewall Riot”, ovvero “Rivolta di Stonewall”) sono una coppia di supereroi – evidentemente ispirati a Batman e Robin – che vigilano sulla metropoli di Eros City, dove impazzano supercriminali dagli improbabili superpoteri (come il Dr. Cocktopus, dotato di quattro protesi falliche simili ai tentacoli del Dr. Octopus, l’avversario dell’Uomo Ragno visto anche in Spider-Man 2). La storia, però, inizia nel laboratorio del prestante Dr. Von Fockingcock, che ha appena messo a punto un ipertecnologico cannone capace di produrre onde di irresistibile energia orgasmica, capaci di eccitare chiunque si trovi nel suo raggio d’azione. Tuttavia, non appena finisce di testarlo in compagnia del suo assistente, viene rapito dalla criminosa drag-queen French Tickler (Solleticatrice Francese), che vuole sfruttare questa nuova tecnologia per i suoi loschi propositi…Il capo della polizia di Eros City (che ovviamente non sa chi sia l’artefice del rapimento) contatta Stonewall e Riot nel loro rifugio e li incarica di indagare sul caso: per prima cosa i due cercano informazioni nel locale gestito dal boss del crimine Polecat (la versione gay di Cat-Woman) e, nel retro del suo X-Club, Stonewall tira fuori (letteralmente) delle argomentazioni molto convincenti per farlo collaborare. Appurato che il primo sospettato non è coinvolto, la super coppia decide di irrompere nel quartier generale dei peggiori (e meglio dotati) supercriminali di Eros City: i Masters of Doom (una chiara parodia della Legione della Morte, vista anche in Italia – nei primi anni 80 – nella serie animata “I Superamici”).
I poco di buono in questione sono il leader Snake Jonhson (il cui pene serpentiforme si allunga…
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I poco di buono in questione sono il leader Snake Jonhson (il cui pene serpentiforme si allunga a dismisura), il Dr. Probe (in italiano sarebbe Dr. Sonda, e infatti gli piace molto “esplorare” gli avversari con i gadgets della sua tecnoarmatura), Bondage Fairy (una sorta di uomo vespa mutante con evidenti pulsioni feticistiche), la Fiamma (un accaldato pirocineta di colore), il Professor Profilattico (una sorta di profilattico umano che può trasformare il proprio corpo gommoso in qualsiasi cosa, preferibilmente di forma fallica), Analconda (capace di muovere con la telepatia intere catene di palline anali) e per finire Straightboy (ovvero “Ragazzo Etero”, capace di ubriacarsi e di stordire i suoi avversari con i suoi etero-rutti…). Lo scontro sembra inevitabile, ma alla fine sono proprio i rutti di Straightboy a dare il via ad un’orgia a base di superpoteri fra i presenti.
Alla fine di questo incontro, che si rivela inconcludente, Stonewall ripercorre i motivi che lo hanno spinto a diventare un supereroe (in un flashback, che richiama le origini di Batman), e decide che ora non può arrendersi di fronte alle difficoltà: così lui e Riot passano in rassegna tutti i supercriminali in città…Il tecnologico ragno umano Webmaster, l’alato Chickenhawk, il gigantesco Size Queen e la ninfomane Vulva (che essendo una femmina voluttuosa, è ovviamente l’unica non essere “indagata”). Alla fine non resta che French Tickler…Riusciranno i nostri eroi a spuntarla contro i suoi assurdi musicals, i suoi diabolici intenti e i suoi allupati subalterni, prima che le inarrestabili onde orgasmiche generate dalla macchina del Dr. Von Fockingcock travolgano Eros City (generando uno tsunami di sperma in grado di sommergerla)?
La lavorazione di questo lungometraggio ha impegnato Joe Philips e i suoi collaboratori (in particolare suo fratello) per diversi anni, e il risultato è decisamente interessante. I primi commenti della comunità gay sono stati contrastanti: da una parte qualcuno ha gridato al miracolo (in particolare fra gli maanti dei supereroi), dall’altra ci sono state delle lamentele da parte di chi avrebbe voluto più sesso “normale” fra gente “normale”. D’altra parte il bello dell’animazione è proprio nel fatto che rende possibili le cose impossibili. Se volessimo trovare un difetto in questo prodotto, forse, sarebbe da cercare nella sovrabbondanza di umorismo (gay) da caserma e nelle eccessive allusioni falliche: probabilmente concentrarsi sul lato psicologico dei personaggi avrebbe fatto fare un notevole salto di qualità a questo prodotto. Nascendo come film hard era ovvio che il sesso avrebbe dovuto essere l’argomento centrale, ma presentare questo esperimento come una sequenza di amplessi supereroistici ha ridotto di molto il suo potenziale.
L’impressione generale che permane dopo aver terminato la visione del DVD è quella di aver visto un prodotto ben confezionato e nulla più. Un film a base di supereroi gay, per quanto erotico, sarebbe stato una buona occasione per veicolare dei messaggi e degli stimoli meno superficiali. Forse nemmeno Joe Philips (che fra le altre cose dà la voce a Stonewall) si era reso conto delle reali possibilità di questo suo progetto, quindi speriamo che in futuro – se le avventure di Stonewall e Riot avranno un seguito – ne tenga conto.
Abbiamo parlato di:
Titolo: “Stonewall and Riot – The Ultimate Orgasm”
Regia: Joe Philips
Editore: AVA Pictures
Durata: 60′
Costo: 40 €
Il sito ufficiale del film è https://www.stonewallandriot.com/
Il DVD è reperibile su Cleptomania.
di Valeriano Elfodiluce
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