BERLINO – "Il vecchietto dove lo metto, dove lo metto non si sa …" cantava alcuni anni fa Domenico Modugno. In una società volta al dinamismo e all’efficienza la vecchiaia è davvero una brutta bestia. Le famiglie non hanno più voglia di prendersi cura di questi personaggi ormai scomodi e il vecchietto diventa asociale. Insomma se già la situazione è comunque triste, forse lo è ancora di più per i gay e le lesbiche che una famiglia propria in genere non ce l’hanno.
Ed ecco che nella Germania del matrimonio gay si fa varco un nuovo progetto: la costruzione di una casa di riposo per gay e lesbiche sulla piazza del mercato di Winterfeld, una delle più vivaci del quartiere gay Schöneberg. Si è costituita un’associazione gestita da un architetto e un’infermiera, si stanno cercando finanziamenti, ma il progetto riceverà sicuramente un ampio consenso. Si tratterà di una costruzione dotata di 40 appartamenti per anziani ancora in gamba e 16 posti per disabili con un servizio medico ambulante nelle immediate vicinanze. All’interno ci saranno anche un caffè e altri esercizi che gli ospiti di Village gestiranno autonomamente. Il prossimo ottobre una mostra fornirà le dovute informazioni sul concetto architettonico e sull’organizzazione interna e nel 2003 inizieranno i lavori.
Un progetto simile si sta muovendo anche a Francoforte dove la gerontologa Gabriele Scholz-Weinrich ha redatto un questionario per sondare le esigenze effettive e ha già organizzato i finanziamenti. Per ulteriori informazioni vedasi www.altenpflegayheim.de.
di Emanuele Sgherri – da Berlino
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