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Omicidio Brianna Ghey: la polizia non prende in considerazione un possibile hate crime

Brianna Ghey è stata uccisa a coltellate sabato scorso. La sua identità transgender viene per ora esclusa come causa del suo omicidio, tra lo sdegno degli attivisti.

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Era una ragazza meravigliosa, che riusciva a rimanere impressa nel cuore di tutti coloro che la incontravano. Brianna era bellissima, intelligente e divertentissima. Era forte, senza paura, unica. La sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile nella nostra famiglia, e sappiamo che tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla non saranno mai più gli stessi dopo la sua morte”.

È con queste parole che la famiglia di Brianna Ghey, ragazza transgender uccisa a Culcheth, nel Regno Unito, salutano l’amata figlia, andatasene nella maniera più orribile e barbara possibile. Il suo corpo è stato ritrovato in un parco, sfigurato da diverse coltellate. Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi, è stato tutto inutile: Brianna era già morta.

Proprio in queste ore sta avendo luogo l’autopsia, che determinerà le cause esatte della morte della sedicenne e l’orario in cui è stata uccisa.

Due quindicenni (un ragazzo e una ragazza) sono stati arrestati con l’accusa di omicidio, e sebbene i detective abbiano ammesso che si tratti di un attacco mirato, nessuno osa parlare di hate crime. In molti si domandano perché l’identità di Brianna non venga presa in considerazione.

Prima di essere una vittima, però, Brianna era un’adolescente che stava realizzando il suo sogno di avere finalmente la vita che desiderava, in barba ai pregiudizi di un Regno Unito sempre più conservatore e ostile.

Chi la conosceva, aveva una grande opinione di lei. Come tante ragazze della sua età, Brianna era su TikTok, dove condivideva le sue passioni e il suo percorso di transizione con i suoi oltre 60.000 followers. Nessuno di essi avrebbe mai pensato che l’ultimo video postato sul suo profilo sarebbe stato davvero l’ultimo.

Brianna era out and proud, non aveva paura di dichiararsi orgogliosamente transgender: nei suoi video in cui metteva musica a tutto volume è possibile vedere come la ragazza si stava finalmente appropriando della sua femminilità. E forse sono stati proprio quei video a renderla un bersaglio.

Tuttavia, la polizia sostiene che non esistano prove a corroborare l’ipotesi secondo la quale Brianna sarebbe stata aggredita e uccisa proprio perché transgender, ma gli inquirenti ammettono di non escludere alcuna possibilità.

In questo momento, non ci sono prove che suggeriscano che le circostanze attorno alla morte di Brianna siano legate all’odio transfobico“, ha detto. “Le pattuglie sono state intensificate nell’area locale e gli ufficiali rimarranno nell’area di Culcheth per fornire rassicurazioni e rispondere a eventuali preoccupazioni dei residenti“.

Su Twitter, la comunità transgender è indignata:

Non si fanno problemi a dipingerci in maniera negativa quando gli conviene, ma spazzano la nostra identità sotto al tappeto quando diventiamo vittime”.

Sono state diverse le iniziative svoltesi nelle ultime ore per commemorare Brianna e per chiedere giustizia, sia online che offline. E in molti accusano l’attuale governo di marginalizzare le persone transgender anche da morte.

Siccome il Regno Unito non ha un sistema di autocertificazione Brianna non potrà essere seppellita come donna. Non le sarà riservata la dignità che merita, sua madre non potrà scrivere ‘amata figlia’ sulla sua lapide. Tutto perché la gente si ostina a opporsi a qualcosa che non comprende” – scrive India Willoughby.

Sì, perché purtroppo la morte di una persona transgender, spesso, diventa politica.

“L* giovani trans meritano di prosperare in un mondo che si prende cura di loro. Le loro vite devono essere protette, non discusse. Abbiamo tutti la responsabilità di sfidare i modi insidiosi con cui i media e i politici disumanizzano le persone trans” – twitta l’attivista Senthorun Raj.

Gli interrogatori dei due sospettati avranno luogo nei prossimi giorni, e le indagini cercheranno di comprendere il reale motivo dietro a un gesto così efferato.

Ma al di là del discorso politico, delle indagini e delle opinioni, Brianna non avrà mai la vita che sognava, e che si stava faticosamente conquistando. Il mondo piange un’altra vita in potenza, un altro “se fosse andata diversamente”. Di lei, restano solo le foto, che dipingono il suo sorriso radioso.

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