Refuge LGBT: ecco le prime foto esclusive dalla Casa Accoglienza di Croce Rossa e Gay Center

Si può rimanere nella casa da 2 a 6 mesi, fino a un massimo di un anno. Assistenza legale, supporto psicologico e tanto amore: finalmente il Refuge LGBT vede la luce.

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Il progetto “Refuge LGBT”, la prima casa d’accoglienza per gay, bisex, lesbiche, trans e qualunque membro della comunità LGBT in difficoltà, nasce da una idea di Gay Center/Gay Help Line nel 2007, durante il meeting europeo dei numeri verdi antiomofobia a Parigi, e tramite l’incontro con l’associazione francese Refuge, che da molti anni gestisce le case famiglie per giovani lesbiche, gay e trans vittime di discriminazioni. Nel 2012 Gay Center ottiene in disponibilità una struttura per progettare la casa famiglia, nel giugno 2015 Croce Rossa di Roma diventa main partner. È da novembre dello scorso anno però che Croce Rossa di Roma sta lavorando attivamente al progetto, che finalmente diventa realtà: mercoledì 13 luglio alle ore 17.30 l’appuntamento per il taglio del nastro. È un momento storico, al quale parteciperanno il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Presidente di Croce Rossa di Roma, Flavio Ronzi e il Portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo.

“Refuge” è un progetto importante realizzato, oltre che da Gay Center e Croce Rossa, con il sostegno della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma, della Chiesa Valdese e di Gay.it come media partner.  La casa, gestita da personale qualificato, fornirà assistenza gratuita agli ospiti, integrando i servizi propri con quelli offerti dal territorio, istituirà convenzioni per facilitare il reinserimento professionale e supporterà psicologicamente gli ospiti della struttura. La priorità è quella di aiutare gli ospiti nel percorso del normale svolgimento della vita quotidiana, del recupero e del  ritrovamento dei rapporti con la famiglia. Il reinserimento sociale è necessario per far sì che gli individui frequentanti la Casa di Accoglienza possano ritrovare serenità e sicurezza nei propri affetti, troppo spesso fonte di forti disagi per gli assistiti. Il presidente di Croce Rossa, Flavio Ronzi (tra l’altro apertamente gay) ci aveva già rivelato il proposito di un progetto così bello :”Se un ragazzo o una ragazza bussano alla porta e chiedono aiuto, la Croce Rossa cerca di aiutarli. Siamo un approdo spesso naturale per chi si trova in difficoltà. E abbiamo deciso di esserlo anche per quei ragazzi e ragazze LGBT che vivono situazioni di grande disagio in famiglia. Abbiamo sentito l’urgenza di dare una risposta e creare un luogo che rispondesse con l’accoglienza lì dove, invece, rischia di vincere la violenza fisica o psicologica. Non è possibile che in Italia non ci sia una rete di strutture di accoglienza e reinserimento sociale per chi è vittima di omofobia e transfobia e abbiamo deciso di colmare questo vuoto, ispirandoci al modello dei Refuge francesi”.

All’interno dell’ambiente protetto della Casa di Accoglienza la Croce Rossa di Roma insieme a Gay Center offrirà:

  • Supporto psicologico: l’obiettivo è  la diminuzione del disagio e dei casi di suicidio o tentato suicidio delle persone LGBT, l’aumento autostima delle persone accolte misurabile attraverso attività ad hoc.
  • Supporto legale: con azioni legali intraprese a difesa dei diritti delle persone LGBT ospiti.
  • Orientamento scolastico: per aumentare le percentuali di successi scolastici ed universitari delle persone accolte.
  • Orientamento professionale: Per facilitare percorsi lavorativi.
  • Mediazione con i servizi sociali: per facilitare l’uso dei servizi da parte delle persone ospiti della Casa di Accoglienza.
  • Mediazione culturale: per ottenere un miglioramento della comunicazione, interne ed esterna alla Casa di Accoglienza.
  • Campagne di sensibilizzazione contro l’omofobia.
  • Diminuzione dei casi di discriminazione basata su identità di genere e orientamento sessuale.

Questi sono i primi scatti in esclusiva dalla Casa, che è ancora nell’ultima fase dell’arredamento prima dell’inaugurazione di mercoledì: in foto Fabrizio Marrazzo del Gay Center romano e Daria Russo, coordinatrice Croce Rossa del Refuge.

***

Se sei vittima di discriminazione all’interno del contesto familiare e desideri accedere al servizio di ospitalità di Refuge LGBT puoi contattare i servizi preposti attraverso:

– numero verde Gay Help Line contro l’omotransfobia, 800 713 713;

– Speakly Gay Help Line, App scaricabile attraverso dispositivi IOS e Android;

– Chat: www.speakly.org;

– mail: info@gayhelpline.it;

numero Croce Rossa di Roma: 06-5510.

Il servizio è disponibile per persone di età compresa tra i 18 e i 26 anni.

Per ulteriori informazioni:

www.gayhelpline.it/refuge

www.gaycenter.it/refuge

www.criroma.it/refuge-lgbt

 

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