Richard Grenell ha 53 anni, ed è l’attuale ambasciatore degli Stati Uniti in Germania. Dichiaratamente gay e felicemente fidanzato con Matt Lashey, Grenell è un repubblicano, nonché Direttore dell’Intelligence Nazionale per volontà di Donald Trump, con cui ha un ottimo e strettissimo rapporto, come ampiamente dimostrato dalle foto social che lo vedono alla Casa Bianca insieme al fidanzato.
Ebbene Grenell, primo gay dichiarato ad assumere un ruolo tanto importante come quello della National Intelligence, ha rilasciato un’intervista a Dave Rubin in cui è tornato ad affrontare proprio la sua omosessualità vista in funzione della Chiesa cattolica.
Sono stato creato in questo modo. Sono nato gay. Quindi il fatto è che io abbracci pienamente il fatto che sono così, a immagine e somiglianza di Dio, vuol dire che posso essere gay e cristiano. Non ci sono problemi. Quando ho avuto il cancro ed ero davvero un po’ giù di morale, pregavo di più ed ero più vicino a Dio perché ne avevo bisogno. Mi sento in colpa per questo, perché mentre vivi la vita, tra alti e bassi, quando le cose vanno bene non preghi tanto. Il fatto che si creda che non si possa essere gay e cristiani, mi rende un cristiano ancora migliore. Sono un seguace imperfetto di Cristo. Fallisco ogni singolo giorno. Ma il bello è che la Bibbia parla di nuove misericordie e grazie ad ogni mattino.
Grenell ha poi attaccato gli attivisti LGBT liberal, perché a suo dire non vorrebbero la reale uguaglianza, ma semplicemente ‘saltellare’ in strada con i Pride e fare festa. Non una parola, ovviamente, sulle politiche omofobe del presidente Trump, con cui Richard, insieme all’amato Matt Lashey, posa allegramente in una delle ultime foto pubblicate sui social.
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