Robert Mapplethorpe è stato uno dei fotografi americani più controversi, ammirati e rivoluzionari degli anni ’70 e ’80, in grado di cambiare l’idea di sessualità nel mondo artistico.
Deceduto a causa dell’AIDS nel 1989, Mapplethorpe rifiutò la propria omosessualità negli anni ’60, ostentando un machismo lontano dal suo vero io, prima di abbracciare la propria natura negli anni ’70. Conosciuta Patti Smith, iniziò a fare ritratti con la Polaroid, conobbe e diventò l’amante di Sam Wagstaff, suo compagno fino alla morte di quest’ultimo, causata sempre dall’AIDS.
Il cinema non l’aveva mai incrociato, fino ad oggi, perché Sam Smith, visto nei panni di Filippo di Edimburgo in The Crown, ne ha indossato gli abiti in un atteso biopic diretto da Ondi Timoner, sceneggiato insieme a Mikko Alanne.
La pellicola, presentata al Tribeca Film Festival nel mese di gennaio, uscirà in autunno nelle sale d’America grazie alla Samuel Goldwyn Films, che ne ha acquistato i diritti. Il film ci mostrerà Mapplethorpe nei suoi primi anni di carriera, quando fotografava letteralmente tutti, passando dalle star di New York ai membri della scena underground S & M della città. Completano il cast Marianne Rendon, John Benjamin Hickey e Mark Moses.
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