Frescə del suo nuovo duetto insieme alla popstar transgender Kim Petras, Unholy (proprio domani uscirà il video ufficiale!) Sam Smith finalmente si mostra e celebra senza limiti o restrizioni. Ma l’artista britannicə ha spiegato che la sua musica, come la sua identità, è sempre stata queer.
UNHOLY
The official video. Friday 30th September 2022 6pm BST❤️🔥 @kimpetras https://t.co/769jQmOdpF pic.twitter.com/DLpdikVKVm— samsmith (@samsmith) September 28, 2022
Dopo aver fatto coming out come non binary nel Marzo 2019, in una recente intervista per GQ, Smith spiega come la moda ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella scoperta di sé, senza seguire delle regole o dei ruoli predefiniti: “Questo è quello che le persone non capiscono: i primi cinque anni della mia carriera, mi sono quasi sentitə come fossi una donna, a volte, anche indossando abiti maschili” ha detto Smith, speicificando che gli abiti non hanno mai avuto una rigida divisione binaria nella sua fluidità “Non ho sentito di regredire in alcun modo. Stavo solo provando cose nuove”.
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L’artista spiega che il disagio è subentrato solo successivamente, quando le persone intorno hanno cominciatə a categorizzarlə esclusivamente come un “uomo gay”: “È stato lì che ho realizzato di essere un po’ intrappolatə” spiega Smith “Mi sono sempre sentitə queer. Mi sono sempre sentitə di un genere non conforme. E mi sono sempre sentitə non binary trans. Per tutta la mia vita. Finché non mi sono ritrovatə durante le interviste ogni giorno a raccontare la mia storia di nuovo e di nuovo ancora che ho realizzato che questa narraizione che avevano creato era solo una piccola parte di chi sono”.
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Smith ha parlato anche di come è cambiata la concezione della sua musica, dopo i suoi coming out, ma l’artista sottolinea di aver sempre considerato le sue canzoni queer: “I soggetti delle mie canna sono sempre stati uomini di cui mi sono innamoratə” spiega nell’intervista “È sempre stata musica queer. E non mi piace che per considerata tale, deve essere per forza musica dance”.
Da poco l’artista ha collaborato con lə designer genderfluid Harris Reed che ha manifestato grande ammirazione e supporto per il percorso di scoperta di Smith, celebrando la fluidità in ogni altro aspetto della sua vita: “Sta accogliendo il proprio corpo, chi è, cosa portare nel mondo” dice Reed “C’è questa splendida profondamente lottata sicurezza che trovo così ammirabile”.
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