Salve…
è mai possibile che mi eccitino solo gli uomini dotati? Il problema si pone perché loro sono una minoranza… io stesso sono normodotato e non mi hanno mai appagato i normodotati.
Sto frequentando un dotato ma 50enne.. con un pene raramente durissimo, e poco lo sento in penetrazione. Esco insoddisfatto dal rapporto. Lui appare contento, appagato, dalla mia penetrazione di lui, io no. Sono troppo esigente?
È mai possibile che se non trovo un dotato in penetrazione i centri del piacere del mio cervello non si appaghino?
Come posso ovviare al problema, che pare, fra me e lui, abbia soltanto io?
Grazie.
Saluti, Massimo
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Caro Massimo,
vorrei rispondere alla tua mail differenziando in modo significativo ciò che riguarda, da un lato il desiderio di avere rapporti sessuali esclusivamente con uomini che hanno un organo genitale di dimensione più grande dello standard medio e dall’altro ciò che sta accadendo alla tua attuale insoddisfazione sessuale di “coppia”.
Spesse volte desiderare una sessualità con un uomo “dotato” evidenzia la necessità di essere appagati non tanto dal punto di vista delle sensazioni fisiche, ma, soprattutto, da quello psicologico e mentale. Infatti è possibile che il solo immaginare, osservare, desiderare una certa “dimensione” del pene possa, proiettivamente, amplificare le fantasie sul tuo organo genitale (confronto anche inconsapevole), oppure vi sia la necessità di ottenere un qualcosa (pene grande) che, come anche tu hai sottolineato, non entrando nella media standard, fa parte di una minoranza e quindi ottenerlo sottolinea il successo. A tale riguardo il fatto di non riuscire a “prendere” totalmente le soddisfazioni da ciò che si desidera può inevitabilmente creare uno stato di ansia e insoddisfazione.
Con questo posso provare ad argomentare il secondo punto. Infatti, considerando che il tuo aitante cinquantenne non sembra riuscire a mantenere una costante erezione, il tuo appagamento sessuale ne risente notevolmente. È possibile che la difficoltà erettile del tuo “amico” abbia la necessità di essere osservata e valutata con chiarezza. Infatti, potrebbero esserci più fattori che si combinano tra di loro. Sarebbe necessario avere una chiarificazione sulla possibilità che tale deficit, sia sempre esistito nel tempo, oppure comparso recentemente.
A tale riguardo è utile differenziare alcuni aspetti che spiegherebbero un tale disagio. Se il tuo “amico” ha sempre osservato, durante l’erezione, una particolare difficoltà a mantenere la turgidità del pene, escludendo eventualmente cause organiche e non soffermandoci su possibili compromissioni psicologiche, credo che la disfunzionalità sia attribuibile proprio alle sue dimensioni. Infatti, si è osservato che in alcuni ragazzi con dimensioni “extra large” la difficoltà ad ottenere un’erezione soddisfacente dipendesse dalla impossibilità a riempire totalmente i corpi cavernosi del pene ottenendo comunque una erezione utile per la penetrazione, ma difficilmente totale. Invece se tale disagio non è mai stato percepito in passato sarebbe necessario valutare eventuali cambiamenti dovuti a modificazioni funzionali fisiologiche che si evidenziano con il passaggio dell’età (problematiche prostatiche, infiammatorie…)
Altro aspetto invece di natura più psicologica potrebbe riguardare la vostra relazione di “coppia” e le possibili incomprensioni, eventualmente mai rivelate, che, alimentandosi nel tempo, procurano disagi ed eventualmente allontanamenti.
Credo che il da farsi sia necessariamente legato alla modalità comunicativa e non solamente dei disagi percepiti all’interno della sessualità di coppia, ma soprattutto di quelli tipicamente relazionali.
Un caro saluto
Dr. Fabrizio Quattrini
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di Fabrizio Quattrini
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