Il governo federale degli Stati Uniti d’America ha riconosciuto al tribunale della contea di Boulder, cittadina di 100.000 abitanti in Colorado, un ruolo da protagonista nella Storia dei diritti LGBT.
Nel lontanissimo 1975, infatti, il tribunale diede una licenza di matrimonio a una coppia gay che aveva intenzione di sposarsi. Quando la clamorosa notizia iniziò a diffondersi, diverse coppie gay corsero in tribunale per ottenere una licenza. Clela Rorex era l’impiegata della contea di Boulder, all’epoca, ed emise un totale di sei licenze matrimoniali per coppie dello stesso sesso. Peccato che l’allora procuratore generale di Stato, una volta scoperto quanto avvenuto, le ordinò di fermarsi, invalidando tutte le licenze. La Rorex, prima di emettere la prima licenza, chiese un’opinione al procuratore distrettuale della contea di Boulder, che le disse come le leggi del Colorado non proibissero esplicitamente la concessione di licenze matrimoniali alle coppie dello stesso sesso. In quel 1975, in sostanza, a Boulder si fece la Storia, anticipando di oltre 40 anni il matrimonio egualtario.
Pochi giorni fa il governo federale ha voluto celebrare quanto avvenuto, aggiungendo il tribunale di Boulder nel Registro nazionale dei luoghi storici d’America. Le uniche altre sedi LGBTI incluse nel registro sono lo Stonewall Inn di New York e il Dr. Franklin E. Kameny Residence a Washington, D.C.
Una targa commemorativa è stata inaugurata lo scorso 4 gennaio, proprio in tribunale e dinanzi alla presenza della Rorex, oggi 75enne, che ha così ricordato quei giorni: “Come donna chiedevo uguali diritti. Come potevo negarne ad altri? Sembrava la cosa giusta da fare. Non ho mai cambiato idea. In tutti questi anni, non ho mai desiderato di non aver preso quella decisione“.
Jared Polis, primo governatore dichiaratamente gay del Colorato appena eletto, era ovviamente presente all’evento.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.