Si prospettano tempi difficili per gli amanti del nudismo a San Francisco. Il nudismo in pubblico per le strade della città californiana, nota da sempre per la sua apertura agli stili di vita "alternativi", rischia infatti di essere vietato quasi definitivamente. Per il momento lo stop è stato votato ieri dal Consiglio comunale per 6 voti a 5, e, se confermato nella seconda votazione e poi approvato dal sindaco, entrerà in vigore a febbraio.
Non si è fatto attendere il disappunto dell’opposizione e quattro persone hanno addirittura improvvisato uno spogliarello di protesta davanti alla camera del consiglio. Tra questi c’era anche l’attivista Gypsy Taub, che ha commentato: "È una reazione della destra contro la libertà a San Francisco". "Pensano di non poterci tenere in pugno se abbiamo la possibilità di esprimere noi stessi", ha puntualizzato Taub ad un’emittente locale.
Il provvedimento proibirebbe, per chiunque abbia più di 5 anni, di esporre gli organi genitali in strada, nelle piazze, sui marciapiedi o sui mezzi di trasporto pubblico. Il nudismo sarà comunque consentito al celebre Gay Pride di marzo ed alla fiera di Folsom Street. La multa per chiunque dovesse infrangere il divieto ammonterebbe ad un minimo di 100 dollari fino ad un massimo di 500 dollari ed un anno di carcere.
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