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Svizzera, esposta la prima statua di una persona trans nuda

Jade Guanaro Kuriki-Olivo, artista trans*, ha così presentato la sua opera.

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Svizzera, esposta la prima statua di una persona trans nuda - Statua Trans - Gay.it
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“Cosa e chi dovremmo valorizzare nella nostra società contemporanea?”. Jade Guanaro Kuriki-Olivo si è posta questa domanda e si è data una risposta, esponendo la sua ultima opera pubblica ad Art Basel, in Svizzera, scrivendo un pezzo di storia. L’artista ha infatti realizzato una statua in bronzo di un corpo indigeno nudo, trans, con una sola parola incisa sui lati del piedistallo. “DONNA“. Chiaro il messaggio: le donne trans sono questo, donne.

La popolarità di Kuriki-Olivo ha preso forma nel 2016, come riportato da i-D, attraverso l’enigmatico nome d’arte Puppies Puppies. In parte performance art, in parte scultura, i suoi primi lavori coinvolgevano spesso l’artista, che appariva in costumi pop-culturali negli spazi artistici di tutto il mondo: Olaf di Frozen è comparso in diverse gallerie, SpongeBob è apparso alle fiere d’arte, la Statua della Libertà si è vista alla Biennale di Whitney. I costumi oscuravano completamente la sua identità, con alcuni spettatori che si chiedevano se l’artista stessa fosse effettivamente dentro il costume. Con il suo ex marito che rilasciava spesso interviste per suo conto, pochi conoscevano la vera identità della misterioso artista.

“In quanto persona queer, l’anonimato non è una novità. Mi sono nascosta per sopravvivere all’ambiente circostante e per tenermi al sicuro dalla transfobia coloniale e dalla queerfobia profondamente radicate nella società”. “Ma mi nascondevo anche perché sentivo che la mia identità sarebbe stata sfruttata e mercificata all’interno dell’art. Sono una donna trans, sono una persona con due spiriti, sono portoricana (Boricua), giapponese e indigena, sono una sopravvissuta a un tumore al cervello”.

Nel 2018 Kuriki-Olivo ha rivelato pubblicamente la sua identità trans. “Sono una raccolta di ogni esperienza che abbia mai avuto. Ciò influisce intrinsecamente sul mio lavoro: mentre la vita scorre, così fa il fiume di creatività ed espressione dal mio cervello. Sono cresciuta e anche il mio lavoro è cambiato. Ma esprimere il mio vero io come donna trans è spaventoso: non si sa mai cosa potrebbe accadere in questo mondo transfobico”, precisa a i-D. “Tuttavia, ho capito che nascondersi nel completo anonimato significava qualcosa di diverso come donna trans di colore. Avevo bisogno di superare la paura e combattere questa battaglia attraverso la mia arte, la mia vita e il mio attivismo. Voglio che una generazione futura veda ciò che è possibile. Voglio onorare i coraggiosi ‘trasgressori’ che erano visibili in tempi in cui le leggi ci proibivano di esistere”.

“Il mio corpo nudo è intrinsecamente politico”, ha proseguito. “Sono nuda come una donna trans nelle istituzioni artistiche perché nel corso della storia dell’arte, immagini e sculture di persone trans sono state cancellate, profanate o realizzate esclusivamente attraverso la lente dello sguardo maschile cis”. “Attraverso la performance, l’arte del testo, il video, la scultura, attraverso molte forme, voglio riprendere l’autonomia della mia immagine di donna trans di colore.”

La sua nuova scultura in bronzo garantisce al pubblico più ampio l’accesso al corpo trans nudo.

“È un corpo trans nudo creato dalla persona trans che raffigura. Il genere è un costrutto, i genitali non determinano il genere, i cromosomi non determinano il genere”. “Il mio corpo nudo rompe intrinsecamente il binario e rivela la realtà che il genere è uno spettro che ruota in tutte le direzioni. Non sono ciò che mi è stato “assegnato” alla nascita, ma per molte, molte persone oggi, questa è ancora un’idea difficile o impossibile da comprendere. La transfobia deve essere disimparata. In un certo senso uso il mio lavoro per aiutare a disimparare, che di per sé è una forma di insegnamento generata dalla mia esperienza vissuta”.


La scultura di Puppies Puppies è in mostra a Freie Strasse × Bäumleingasse , Basilea.

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