Il 31 maggio tornerà ufficialmente a Broadway The Boys In The Band, pièce teatrale di Mart Crowley nel 1970 diventata film con il titolo Festa per il compleanno del caro amico Harold.
Diretto da Joe Mantello e prodotto da Ryan Murphy e David Stone, The Boys in the Band sarà a teatro per 15 intense settimane, con un cast di divi e quattro protagonisti dichiaratamente omosessuali. Jim Parsons, Zachary Quinto, Matt Bomer e Andrew Rannells, celebrati da T Magazine del New York Times sulla copertina del numero in edicola il 4 marzo prossimo.
“Una breve storia del teatro gay, in tre atti”, il titolo dato all’articolo celebrativo, con Charlie Carver, Robin De Jesús, Brian Hutchison, Michael Benjamin Washington e Tuc Watkins a completare il cast. Una commedia brutalmente divertente e rivoluzionaria, quella scritta nel 1968 da Crowley, incentrata su un gruppo di omosessuali che si riuniscono in un appartamento di New York per la festa di compleanno di un amico. A sconvolgere i presenti, tutti gay della borghese Grande Mela, Alan, unico eterosessuale tra gli invitati che li costringe ad una sorta di analisi collettiva fatta di veleni e rancori. Un gioco al massacro in cui i protagonisti scoprono a loro spese di essere più soli di quanto pensassero.
L’adattamento di William Friedkin, uscita al cinema due anni dopo il boom teatrale, fu il primo film hollywoodiano a trattare il tema dell’omosessualità, con i gay per la prima volta dipinti nella loro versione più negativa e pessimistica.
Tre su quattro protagonisti del nuovo adattamento teatrale sono serenamente fidanzati/sposati. Zachary Quinto con il modello Miles McMillan; Matt Bomer con il padre dei suoi figli Simon Halls e Jim Parsons con Todd Spiewak. Unico single, apparentemente, Andrew Rannells.