Giuseppe Schisano, che abbiamo visto nel ruolo del figlio nella fiction "Io e mio figlio" con Lando Buzzanca e che vedremo al cinema nel ruolo del protagonista in "Cane Pazzo" di David Petrucci, ha annunciato che ha appena intrapreso il percorso per il cambio di sesso e che presto diventerà Vittoria. Anzi, dentro di sè lo è già.
In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa ADN Kronos, Vittoria, 32 anni da qualche giorno, racconta com’è cambiata la sua vita da quando, finalmente, è riuscito a non reprimere più la sua vera natura.
"La mia anima è donna, ora mi sento molto più normale di prima – dice -. In realtà, ho sempre sentito molto forte in me il lato femminile e l’ho nascosto a me stesso per anni e anni prima che agli altri". "Quando sei giovane non capisci precisamente quello che senti – continua – ed anzi estremizzi l’opposto. Così ho fatto mascolinizzandomi sempre di più. Mi sono fatto crescere la barba e sono andato in palestra a sviluppare muscoli e ho assunto un atteggiamento più maschile di quello che avrei avuto naturalmente. Poi, sul set di ‘Cane Pazzo’, film nel quale il mio personaggio (un giornalista ossessionato da un serial killer, ndr), platealmente eterosessuale, doveva più che mai trasferire l’immagine di un uomo vissuto, sciupato sono andato letteralmente in crisi. Mi guardavo allo specchio e non riuscivo a riconoscermi. Mi piaceva l’uomo che vedevo, ma come mio fidanzato, non come me stesso".
"Ho cominciato a star male già mentre giravo e poi – racconta – sono andato proprio in depressione e la verità che ho tenuto nascosta per una vita mi si è rivolta contro con una forza sovrannaturale e incontrollabile. All’inizio non l’ho detto a nessuno".
Ma una cosa del genere, soprattutto una volta venuta alla luce, non può essere nascosta a lungo. Per questo trova il coraggio di confidarsi, prima con gli amici, poi con la sorella e, infine, con i genitori, il paso più difficile per chiunque. "Pian piano ho trovato la forza per uscire allo scoperto e ho cominciato a confidarmi con i miei amici, insomma, la famiglia che ti scegli da grande e lo mi hanno dimostrato subito amore, pur avendo paura per le conseguenze della scelta che stavo maturando". Poi è stato il turno della sorella Marilu.
"Lei rappresenta il modello di donna. E’ più grande di me e mi è sempre stata vicina. Anche in questa occasione mi ha incoraggiato, mi ha aiutato a smettere di piangere. Mi ha detto che Giuseppe o Vittoria sarei stato sempre io e avrei avuto da lei l’amore di sempre. Poi sono andato a Napoli dai miei ed è stato molto più difficile, ma non volevo che sapessero della mia scelta dai giornali. Ho cercato di spiegare a mia madre che non è una imperfezione diventare donna, ma che è, piuttosto, la mia perfezione". Nel tentativo di capirsi, quello che una volta si chiamava Giuseppe ha attraversato molte fasi: eterosessuale, prima, gay poi, per cinque anni, ma non era la sua strada e l’equilibrio era ancora lontano. "Il punto è che io non mi sento uomo" spiega Vittoria.
E mentre segue la sua strada e affronta le cure e il percorso che porta all’intervento, certo Vittoria pensa anche alla sua professione. "Spero che mi arrivino ruoli femminili per portare la mia vera anima e la mia vera arte nel cinema". Giuseppe/Vittoria è il primo attore italiano a cambiare sesso dopo avere raggiunto un tale livello di popolarità. Un gesto sicuramente coraggioso. "La transessualità – dice ancora Vittoria – non deve più ricondurre l’immagine mentale alla prostituzione. Io voglio portare un messaggio di diversa normalità. Se anche avessi fatto l’ingegnere avrei continuato a farlo da donna e così sarà per il mio lavoro di attore". E noi non vediamo l’ora di vedere Vittoria in un ruolo femminile in un film di successo.
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