Quattro anni dopo il coming out, Tiziano Ferro sembra un altro, almeno rispetto all’omosessualità. Abbandonato l’armadio per sempre e con esso la parte che ha recitato per anni, oggi Tiziano parla di diritti e pensa al futuro, il suo, da padre.
I diritti lgbt
Ha scelto le pagine di Vanity Fair per raccontare come vede il suo futuro e per riscoprirsi (quasi) un attivista. “Mi fa male vedere che in giro ci sono tante persone che si danno da fare per limitare il diritto degli altri a stare bene – dichiara al magazine -. Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui le persone fossero felici per la felicità altrui”. “Le coppie gay sono un dato di fatto – precisa -: perché scendere in piazza per protestare contro la loro esistenza? Io non me ne intendo di leggi o di politica ma, per esempio, perché accollarsi tutta quella fatica per rendere nulle le registrazioni delle coppie gay fatte dal sindaco di Roma Marino, quando in Italia c’è tanto altro da fare? Non siete d’accordo, e va bene, ma davvero vale la pena di spendere tutto quel tempo e quelle energie?”.
La vita privata: un figlio, in futuro
E alla soglia della metà dei 30, Tiziano rivela che c’è un figlio, nel suo futuro. Forse non il matrimonio, ma un figlio certamente. “I miei amici hanno messo su casa, si stanno sposando, stanno facendo figli – racconta il cantante -. Il mio sogno sarebbe avere una persona accanto e prendere questa decisione in due. Ma mi sono ripromesso che se entro i 40 anni questa persona non la trovo, decido io”. “A quaranta, faccio un figlio – dice deciso -: è questa l’ultima cosa importante che ho scritto nei miei diari. Ho paura che se aspetto troppo non me lo godo più io, e nemmeno i miei genitori. O trovo un’amica consenziente che anche lei desidera un figlio, oppure seguo l’esempio di amici e colleghi e vado all’estero, in America”. Nessuna data tassativa per il matrimonio, invece, che in realtà potrebbe non arrivare affatto: “A sposarmi non ci ho mai pensato (…) Non sono contrario per principio, semplicemente non ci ho mai pensato, un po’ perché per tanti anni non c’è stata la possibilità e un po’ perché non è un obiettivo cui aspiro di per sé”. Benvenuto, Tiziano 2.0.
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