Tom Daley: vita, amori, conquiste e vittorie di un campione LGBT+

Il bambino prodigio diventato Re. Con il suo primo oro olimpico alla 4a Olimpiade disputata, il 27enne Tom Daley ha coronato una carriera straordinaria, costellata di medaglie, popolarità e visibilità gay orgogliosamente rivendicata. Marito, padre, tuffatore, atleta, Tom Daley è uno degli sportivi più amati e ammirati del Regno Unito, in grado di vincere ovunque, prendendo a bracciate luoghi comuni e omofobia. Una vita da ripercorrere insieme, tappa dopo tappa, conquista dopo conquista, guardando ad un presente da assoluta icona di un'intera comunità. Tom Daley: vita, amori, conquiste e vittorie di un campione LGBT+ Nascita di un fenomeno Nato il 21 maggio del 1994 nel sud-ovest dell'Inghilterra, Tom Daley inizia a praticare tuffi ad appena 7 anni, mostrando da subito tutte le proprie incredibili qualità. Tom vince i campionati britannici dei tuffi dal trampolino da 1 metro, da 3 metri e dalla piattaforma nel 2004, 2005 e 2006. È nato un fenomeno. Nel 2008 vince la gara della piattaforma ai campionati britannici, diventando il più giovane di sempre ad ottenere il titolo. Nel marzo dello stesso anno vince la medaglia d'oro dalla piattaforma dei 10 metri ai campionati europei di nuoto. Anche in questo caso è il più giovane di sempre. Pochi mesi dopo, ad appena 14 anni, partecipa alle Olimpiadi di Pechino, classificandosi all'ottavo posto nel sincro e al settimo in solitaria. Trionfo mondiale a Roma Ma è il 2009 l'anno che consacra Tom a livello planetario. Il 21 luglio diventa campione del mondo nella piattaforma da 10 metri ai Mondiali di Roma, con un punteggio di 539,85 punti, battendo i cinesi Qiu Bo, Zhou Luxin e l'australiano Matthew Mitcham grazie all'ultimo tuffo. Nel 2011, ad un anno esatto dall'inizio delle Olimpiadi di Londra, Daley si tuffa per la prima volta dalla piattaforma del nuovo London Aquatics Centre, in diretta sulla BBC One. Nel maggio del 2012 Tom riconquista il titolo di campione europeo dalla piattaforma, conquistando la medaglia d'oro. Successivamente rivince l'oro anche ai British Gas Diving Championships e fa suo l'oro in coppia con Jack Laugher ai FINA World Junior Diving Championships. Le prime medaglie olimpiche Alle Olimpiadi di Londra 2012 Daley è uno dei volti simbolo. Una sua gigantrografia di 80 piedi di altezza abbraccia i magazzini John Lewis a Cardiff. La gara di sincro viene segnata da un errore nell'ultimo tuffo, con il Regno Unito 'solo' quarto. Tom viene ricoperto di insulti omofobi sui social ma si rifà in solitaria, vincendo la medaglia di bronzo. Nel 2014 Tom vince una medaglia d'argento agli Europei di Berlino, nel 2016 torna a vincere i campionati di tuffo britannici per poi conquistare un bronzo ai mondiali insieme a Daniel Goodfellow. Sincro che permette a Tom di far suo un altro bronzo olimpico a Rio 2016. Il 22 luglio 2017, ovvero 8 anni dopo lo storico trionfo romano, Daley torna a vincere i mondiali di tuffi dalla piattaforma 10 m con 590,95 punti (suo punteggio migliore), battendo il campione olimpico in carica Chen Aisen (585,25). Sempre a Budapest fa sua la medaglia d'argento nel trampolino 3 m sincro misto assieme a Grace Reid. Il 2021 da sogno Nel 2021, ancor prima del trionfo olimpico che presto potrebbe andare incontro ad un epocale bis in solitaria, Tom vince la Coppa del Mondo di tuffi a Tokyo sia nella gara individuale che in quella sincronizzata, in coppia con Matty Lee. Successivamente, Tom conquista anche il sincro europeo a Budapest, sempre insieme a Lee, e si classifica secondo nella gara individuale. Complessivamente, il suo clamoroso palmarès segna ad oggi un oro e due bronzi olimpici, tre ori, un argento e due bronzi mondiali, 5 ori e 3 argenti europei, 2 ori e due bronzi in coppa del mondo, 4 ori e un argento ai Giochi del Commonwealth, 10 ori, 4 argenti e un bronzo ai British Championships. Il coming out su Youtube È il 2 dicembre 2013 quando Tom Daley, poco più che maggiorenne ma da tempo celebrità britannica, fa coming out dal proprio canale YouTube, dichiarando di avere un compagno: "Ho incontrato qualcuno, che mi ha reso felice e mi ha fatto sentire al sicuro. Questa persona è un ragazzo. Mi piacciono ancora le ragazze ma al momento mi vedo con un uomo e non potrei essere più felice". L'uomo con cui Tom Daley ha una relazione è Dustin Lance Black, sceneggiatore premio Oscar per Milk, di 20 anni più grande. I due escono allo scoperto nel maggio del 2014. Daley ha successivamente chiarito che ora si identifica come gay, e non come bisessuale come inizialmente dichiarato, rivendicando con orgoglio la propria omosessualità. La crisi pubblica con Dustin Lance Black Nel 2017 scoppia lo bomba della crisi tra Tom a Dustin. Daley rivela al The Sun di aver fatto sexting e di aver inviato materiale hard a un ragazzo che aveva conosciuto online, durante una crisi con l'amato. “Non accadrà mai più, soprattutto adesso che abbiamo deciso di sposarci. Ho 22 anni, sono fatto di carne e se parli con qualcuno attraverso i social media tutto può succedere. Non era niente di più di questo. Non ci siamo mai incontrati fisicamente. Noi ragazzi possiamo fare delle cose sul web senza nemmeno pensare a quello che stiamo facendo. Io non credo di aver fatto nulla di più o di meno di qualsiasi altro 22enne. Lance adesso sa tutto”. Poco dopo finisce on line un video XXX di Tom, inviato dal tuffatore al ragazzo conosciuto on line. Lance Black precisa di esserne già a conoscenza. "Tom e io abbiamo parlato di tutto ciò che è successo, so tutto. Questo è il segreto di come facciamo a essere così legati e come superiamo i momenti duri: non ci sono segreti. Sono stato fuori dal paese per circa sette mesi lo scorso anno, facevo avanti e indietro e in quel momento Tom e io abbiamo preso la decisione di prenderci del tempo per riflettere. Non è stato un momento facile e infatti non l’abbiamo detto quasi a nessuno. Adesso però tutto va benissimo e abbiamo già fissato una data per il matrimonio. Certo la distanza è dura e avrei preferito che quello che ha fatto Tom fosse rimasto privato, ma questa è l’epoca dei social e va bene così. Io non voglio nemmeno sapere chi sia quest’altro ragazzo, non ho voglia di indagare su nessuno, so bene che io e Tom ci amiamo e non abbiamo amato altri”. Il matrimonio tra Tom e Dustin Il 6 maggio 2017 Tom Daley e Dustin Lance Black si sposano nel Bovey Castle, nel Devon, in Inghilterra. Il 14 febbraio 2018 i due annunciano su Instagram che diventeranno presto genitori grazie alla gestazione per altri. La coppia viene travolta dagli insulti, in arrivo soprattutto da estremisti cattolici. Tom, via DailyMail, replica con fermezza. Sono in grado di vivere la mia vita senza preoccuparmi di quel che pensa la gente. Le persone dicono quello che dicono. Ogni giorno ricevo tonnellate di insulti, ma alla fine della giornata sono sposato, ho un bambino in arrivo e non mi interessa quello che dicono. Non mi interessa se a loro non piace. Mi ci è voluto molto tempo per arrivare dove sono, ed ora sono qui“. "I tuffi non sono più la mia preoccupazione numero uno. Mio figlio è in cima, poi ci sono i tuffi. Tom e Dustin diventano genitori Il 30 giugno dello stesso anno Tom e Dustin annunciano la nascita del loro figlio, Robert Ray Black-Daley. Diventato papà, il tuffatore rivela di aver perso la testa per Lance Black al primo appuntamento: "Non c’è nulla di cui sia mai stato più sicuro nella mia vita dell’avere una famiglia. Una delle cose per cui ero così mortificato, così sconvolto, quando ho fatto coming out, era che avrei potuto non averla. Ma ovviamente ho fatto delle ricerche. Perché c’è qualcosa di così speciale nel trasmettere ai miei figli ciò che i miei genitori mi hanno insegnato“. "Con Dustin è stato davvero amore a prima vista. Ma sono dovuto tornare in Inghilterra dopo quella festa a Los Angeles, quindi parlavamo al telefono, o su WhatsApp, o altro”. “Otto settimane dopo è arrivato in Inghilterra. La prima sera l’ho portato dai miei amici e ho detto a tutto: ‘questo è il mio ragazzo’. La sera successiva ci siamo concessi il nostro primo vero appuntamento. La sera dopo mi ha chiesto di essere il suo ragazzo. La notte dopo, dopo un paio di martini, mi ha detto che mi amava. Già parlavamo di neonati e matrimoni. Tutto questo nella prima settimana. E’ stato strano. Ma sono passati cinque anni ...”. Nel 2018 Tom Daley e suo marito vengono scelti come testimonial della Pampers, marchio iconico dei pannolini per bambini. Tom icona LGBT: "Il coming out è bello" Nel 2019 Tom esorta gli atleti a fare coming out: “Sono sicuro che nel mondo dello sport ci sono persone che si sentono ‘rinchiuse’, intrappolate e mi sento molto male per loro perché è dura vivere così. Ognuno ha i propri tempi e non esiste un coming out giusto o sbagliato: l’unica discriminante è farlo quando ci si sente pronti. Fare coming out e condividere la propria storia sarebbe di grande aiuto ai tanti bambini o teenagers che ci guardano! Io l’avevo immaginato come qualcosa di terribile, quasi apocalittico, però quando è avvenuto sono rimasto di sasso e ho pensato: ‘Ah, ok, non è stato così male!‘". Un PRIDE chiamato Daley Alla vigilia delle Olimpiadi di Tokyo, Daley ha spiegato i 'segreti' della sua famosa etica nel lavoro, sottolineando come "quando sei sempre visto come un outsider, devi lavorare ancora di più. Sono cresciuto sentendomi sempre, costantemente messo alla prova, essendo bravo in qualcosa dovevo compensare la sensazione di aver deluso tutti con la mia sessualità". A cambiargli la vita, in meglio, proprio quel coming out pubblico, nel lontano 2013: "È stata una delle cose più spaventose che abbia mai fatto. Ero così terrorizzato all’idea di premere invia, pubblicando quel video su YouTube. Volevo scrollarmi i curiosi dalle spalle, che continuamente mi facevano domande sulla mia vita privata. Sapevo di aver trovato l’amore. E volevo che la gente lo sapesse. Fare un video su YouTube era il modo in cui comunicavo con i miei fan, ed era l’unico modo in cui potevo dire esattamente quello che volevo dire senza che le mie parole fossero distorte". Dopo aver conquistato il primo storico oro olimpico della sua eccezionale carriera, Tom ha per l'ennesima volta voluto indossare i panni della persona dichiaratamente, orgogliosamente e felicemente LGBT, ribadendo l'importanza della visibilità, della piena accettazione di sè. "Mi sento incredibilmente orgoglioso di dire che sono un uomo gay e anche un campione olimpico. Quando ero più giovane non pensavo che avrei mai ottenuto nulla a causa di ciò che ero. L'essere diventato un campione olimpico ora dimostra che puoi ottenere qualsiasi cosa. Ho fatto coming out nel 2013 e quando ero più giovane mi sono sempre sentito quello solo, diverso e non adatto. C’era qualcosa in me che non sarebbe mai stato come la società voleva che fossi. Spero che qualsiasi giovane Lgbt là fuori guardandomi e ascoltandomi in questo momento possa capire e pensare che c'è sempre una strada ancora non percorsa verso la felicità. Ricorda, non sei solo, e non vali meno di nessun altro al mondo. Puoi ottenere qualsiasi cosa, se lo senti nel cuore."

Omofobia

Pride

Lesbiche

Transgender

Unioni Civili

Coming Out

Politica

Sesso

Test Orientamento Sessuale

Sanremo 2024

Tom Daley: vita, amori, conquiste e vittorie di un campione LGBT+

Padre e marito gay, tuffatore, campione, paladino dei diritti. Tom Daley è nella storia LGBTQ+. Ripercorriamo la sua vita di sudore, trionfi, rivendicazioni e amore.

Il 2021 da sogno

Annulla risposta

Partecipa alla
discussione

Omofobia Omofobia

Pride Pride

Lesbiche Lesbiche

Transgender Transgender

Unioni Civili Unioni Civili

Coming Out Coming Out

Politica Politica

Sesso Sesso

Test Orientamento Sessuale Test Orientamento Sessuale

Sanremo 2024

Il 2021 da sogno

Annulla risposta

Partecipa alladiscussione

Trending

L’Unione Europea è la patria dei diritti LGBTQ+, ma sai davvero come funziona?

Andrew Scott presta la voce ad un’app di racconti erotici

Francesco Cicconetti, l’Università di Urbino gli riconosce l’identità di genere anche sul diploma

Bridgerton, la showrunner Jess Brownell annuncia l’arrivo di una storia d’amore queer

Rainbow Map 2024, l’Italia crolla al 36° posto su 49 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone LGBT

Nemo, il magnifico testo non binario di “The Code” è nato così: ecco cosa racconta davvero

Leggere fa bene

Maratoneta non binary vince la maratona di New York (ma non riceve il premio)

Giorgio Minisini contro gli stereotipi: perché essere maschio alfa, quando puoi stare bene? – L’intervista

Brittney Griner, dalla prigione russa al primo figlio con sua moglie Cherelle. Il dolce annuncio social

Siviglia, Lucas Ocampos vittima di molestia. Un tifoso gli mette un dito nel sedere (VIDEO)

Coming out di massa di calciatori in Germania? Bundesliga pronta a scendere in campo contro l’omobitransfobia

Europee 2024, intervista a Carolina Morace (M5S): “Pace e diritti, sì alla GPA regolamentata. Atlete trans? È difficile”

Una mostra sull’omoerotismo nel calcio all’interno dello stadio del Tottenham

Lia Thomas trascina in tribunale World Aquatics. È una donna trans e vuole nuotare a livello agonistico

Accedi

o

Registrazione

o

Password dimenticata?