Se è vero che per quanto riguarda il matrimonio egualitario si può almeno per ora tirare un mezzo sospiro di sollievo, altrettanto non si può dire delle idee espresse dal nuovo presidente degli Stati Uniti sull’aborto e la salute riproduttiva. Infatti, nella sua prima intervista dopo la vittoria elettorale, Donald Trump ha delineato in modo abbastanza chiaro i suoi piani proprio in riferimento alla gestione della gravidanza da parte delle donne.
Trump ha espressamente delineato le sue opinioni sull’aborto e i diritti delle donne in un’intervista rilasciata a Lesley Stahl: “Sono a favore della vita. I giudici che nominerò saranno a favore della vita”, ha detto, riferendosi alla sua decisione di nominare giudici antiabortisti alla Corte Suprema. Ha poi aggiunto: “Per quel che riguarda l’aborto se (la sentenza della Corte suprema a favore, ndr) venisse rovesciata, la questione tornerebbe ai singoli Stati”.
Gli è stato chiesto allora se questo significa che “alcune donne non saranno in grado di ottenere un aborto” e Trump ha detto che le donne potrebbero dover viaggiare al di fuori del loro Stati per poter accedere all’interruzione di gravidanza. “Tornerebbe di competenza dei singoli Stati”, ha precisato Trump. “Potrebbe essere che le donne dovranno andare in un altro Stato”, aggiungendo poi: “Beh, comunque vedremo cosa succede”.
Durante la campagna elettorale, a marzo, Trump aveva detto le donne dovrebbero affrontare “una qualche forma di punizione” per il fatto di voler abortire, ora sembra in parte confermare la sua visione, in parte fare marcia indietro, dicendo che i singoli Stati dovrebbero essere in grado di prendere il controllo delle politiche riproduttive decidendo autonomamente.
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