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Turismo LGBT, Italia meta più desiderata ma intercetta ancora pochi visitatori

La Bit, Borsa Internazionale del Turismo racconta la situazione del nostro Paese, i numeri parlano chiaro: si deve fare meglio.

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< 1 min. di lettura

Un’occasione mancata, per ora. Questa è la sensazione che emerge dall’analisi sul turismo LGBT in Italia, di cui si è parlato alla BIT.

A Milano si è tenuta la tradizionale conferenza internazionale del settore turistico. Immancabile il turismo LGBT, ancor di più ora che la città lombarda ha ottenuto l’organizzazione della prossima convention mondiale dell’ILGTA, l’International Lesbian and Gay Travel Association, attesa per il 2020.

Nello studio presentato, l’Italia è la meta più desiderata per le vacanze dalla comunità LGBT, ma riesce a raccogliere solo 2,7 miliardi di dollari in un comparto che vale più di 220 miliardi. Come spiegare questo ammanco? Stavolta non basta parlare di infrastrutture, internazionalità, qualità dell’accoglienza, la Penisola sconta ancora la fama di Paese conservatore, classificandosi al quinto posto tra le mete percepite come gay friendly.

Un vero danno economico per il nostro Paese, considerando che secondo le rilevazioni il turista LGBT, almeno quello straniero, porta in dote un budget cospicuo. Se il viaggiatore LGBT italiano ha un reddito medio di 1.500 euro netti mensili, il 53% dei viaggiatori LGBT stranieri ha un’entrata mensile di 3.050 euro. Ad accomunarli però la attitudine vacanziera: il 74% dei turisti LGBT esteri e il 67% di quelli italiani nell’ultimo anno ha fatto rispettivamente almeno 3 periodi o 2,2 periodi di vacanze. La spesa media dell’ultimo viaggio è stata di 2.060 euro per gli stranieri ed 800 euro per gli italiani.

Insomma l’omofobia e l’intolleranza non pagano, in tutti i sensi. Proprio in questo scenario si sta sviluppando Gay Friendly Italy, una piattaforma digitale dedicata allo storytelling dell’Italia come meta inclusiva. Il sito punta a costruire un circuito certificato di strutture gay friendly oltre a contenuti editoriali e attività che siano attrattive per i turisti LGBT internazionali che vogliano scoprire il nostro Paese in sicurezza e autenticità.

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