Per la prima volta un giovane protagonista gay, non una macchietta comica o una spalla, ma un personaggio di primo piano e a tutto tondo, perché questa (coraggiosa) scelta?
“Pazzo di te” è uno dei serial a fumetti che muovono la rivista “Mondo Naif”, un progetto dedicato al quotidiano in tutte le sue differenti manifestazioni. Le nostre sono storie che non speculano sulla grande avventura per coinvolgere i lettori, ma che guardano piuttosto al lato più intimo e vulnerabile dei per sonaggi. L’omosessualità non fa più scalpore, e non è più sinonimo di trasgressione. E’ una scelta naturale e spontanea, e come tale è una variabile nella vita di ognuno di noi. Non faccio distinzione tra amicizie gay e altre eterosessuali, così come non scelgo gli amici in base ai tratti somatici. Per le mie storie a fumetti avviene lo stesso, e i protagonisti sono liberi di vivere (o convivere) con la propria omosessualità.
C’era un messaggio che hai voluto lanciare a chi avrebbe letto “Pazz o di te”?
Non ho mai pensato di lanciare messaggi in nessuno dei miei libri. Spero però di comunicare emozioni genuine. “Pazzo di te” è il capitolo centrale di una trilogia iniziata con “Gente di notte”: se nel primo volume a fum etti i protagonisti Matteo ed Enrico si incontrano, nel secondo finalmente si svelano. L’omosessualità di Enrico viene però dichiarata sono ad amicizia fatta, e questo mette i ragazzi in una posizione di stallo: difficile capire dove termina l¹amicizia e dove nasce invece un sentimento più profondo, impossibile giudicare la morbosità di un rapporto che rimane comunque platonico. Chi legge “Pazzo di te” non trova risposte, quindi, ma uno stimolo per mettersi in gioco. O in discussione.
Il finale sembra aperto a nuovi sviluppi,è stata una scelta stilistica o qualcosa di più?
I protagonisti di “Pazzo di te” non rispondono all’idea di personaggio che solitamente popola i fumetti. Hanno i loro segreti, che non conf essano neppure ai lettori. Per conoscerli davvero bisogna fidarsi del proprio istinto, come spesso avviene nella vita di tutti i giorni con le persone in carne e ossa. Il finale è aperto, ma tra le righe si legge la migliore delle chiusure: l’amicizia di Matteo ed Enrico non solo resiste alla tempesta delle confessioni, ma i due ragazzi trovano addirittura la forza di ironizzare sul sesso addormentandosi nudi nello stesso letto.
A quando il seguito di questa storia?
Le nuove avventure di Matteo ed Enrico torneranno in autunno sulla rivista “Mondo Naif”, ma il nuovo libro a fumetti uscirà solo nella seconda metà del prossimo anno: si intitolerà “Cuori in affit to” e metterà i protagonisti di fronte a scelte difficili, oltre che a una difficile convivenza. Matteo, Enrico e Veronica si troveranno infatti a dividere un appartamento, e saranno i nuovi vicini di casa di Francesca, che ritorna così nella vita di Matteo. Il ragazzo si troverà di fronte a un bivio, non sapendo come reagire alla rabbia che esplode in lui non appena Enrico si innamora di un suo coetaneo. Si può essere gelosi di un amico, o la gelosia nasconde piuttosto sentimenti inconfessati?
Come hanno reagito il pubblico e la critica, quando hai presentato la (parziale) versione di “Pazzo di te” a puntate su Mondo Naif?
Il fatto che la trama sia tanto ambigua e sospesa, ha scatenato la fantasia dei lettori. Ognuno h a letto ciò che voleva leggere, e che magari non è mai stato scritto o disegnato. Durante la pre-pubblicazione su Mondo Naif, ho ricevuto moltissime lettere da ragazze che mi chiedevano (e mi chiedono ancora) disperatamente di far fidanzare Matteo ed Enrico. Sta succedendo anche in Italia quello che avviene normalmente in Giappone con gli “Shonen Ai”, ossia i fumetti a tematiche gay, letti soprattutto da un pubblico femminile. E’ più facile esporsi per una ragazza, più difficile per un maschio, che nell’apprezzamento teme sempre di sottintendere (o addirittura confessare) la propria possibile omosessua lità. Ho conosciuto però ragazzi che mi hanno confessato di aver vissuto la stessa storia del libro, di essersi identificati totalmente con i protagonisti. Alcuni di loro sono innamorati di amici etero, altri sono tentati da una relazione gay, ma non si s entono ancora pronti. Spero non aspettino il seguito della serie per decidere cosa fare: i tempi di pubblicazione sono ampi e dilatati, e la trilogia potrebbe diventare una serie regolare… I commenti più assurdi li ho sentiti comunque a Torino, quando h o presentato “Pazzo di te” a un festival sul fumetto. Un ragazzo ha presentato il libro a un suo amico definendolo “La bellissima storia di un pervertito”; una signora di mezza età ha commentato la copertina con un gesto e uno sguardo eloquenti, qu asi a sottolineare che nel ’68 lei aveva fatto ben di peggio; un collega sceneggiatore è rimasto turbato da un pompino inesistente. Nessuna critica provocatoria ai contenuti, comunque, e la cosa è sicuramente confortante per tutti.
di Valeriano Elfodiluce
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