Tanta gioia ieri a Spinea per l’unione civile di Gino e Lorenzo, una delle prime in Veneto: era un momento che il comune, in provincia di Venezia, aveva programmato già da luglio; Gino e Lorenzo invece lo hanno aspettato per 41 anni.
Gino Tagliapietra e Lorenzo Bagato, rispettivamente 65 e 70 anni, vivono insieme dal 1993 ma stanno insieme dal lontano 1975: per tanti anni si sono battuti per vedersi riconoscere i diritti di una famiglia vera, e ora ce l’hanno fatta. Avevano dichiarato a luglio: “Si esaudisce un sogno: la gente a Spinea è entusiasta, dicono che sarà una grande festa“. E così è stato: i due sono arrivati in carrozza al Municipio, tra gli applausi di amici, parenti e cittadini curiosi. Ad aspettarli l’assessore alla Viabilità e Lavori Pubblici Gianpiero Chinellato (che ha officiato la cerimonia con la fascia tricolore) e quella alle Pari Opportunità, Loredana Mainardi.
Posted by Mauro Ballarin on Saturday, September 3, 2016
“Siete due cari amici che risiedono da tempo nella nostra città“, dice la Mainardi nel video in alto. “Questo è un momento di libertà, uguaglianza e amore. La legge non è come la volevamo, però ci permette di essere qui oggi. A celebrare questa unione. Un’unione che dura da 41 anni, accolta ormai da tempo dalla nostra gente. Perché il legislatore spesso arriva in ritardo. Di Gino e Lorenzo noi ammiriamo il coraggio di rivelarsi per quello che sono, ossia due persone che si amano. Hanno dimostrato tenacia e orgoglio. Ci auguriamo che queste unioni diventino la normalità, come normali sono le persone che si amano“.
L’amministrazione di Spinea programmò l’unione già a luglio, quando il decreto ponte era appena stato emanato: “L’affetto della gente non me l’aspettavo. Non ho parole. A Spinea vive gente meravigliosa: non abbiamo mai ricevuto uno sgarbo o una parola fuori posto. E’ il primo paese che ha accolto i profughi. Qui la gente ha mentalità aperta a tutti e a tutto“, commenta Gino. Anche all’uscita infatti tanti applausi, tanto amore per i due, che sono risaliti sulla loro carrozza (con coccarde rigorosamente arcobaleno) per proseguire coi festeggiamenti al castello di Stigliano.
“Siamo contenti, auguriamo a tutti di avere la felicità che abbiamo avuto noi in questo giorno e tutti si devono fare forza perché oggi c’è una legge a favore delle coppie gay. Sentiamo tanto affetto, la gente ci vuole bene. Ci sentiamo amati!“.
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Fossi la redazione di gay.it andrei a vedere cosa succede all'anagrafe di Torino quando due uomini si presentano chiedendo di essere uniti civilmente altro che gay pride con il sindaco. Ma nessuno dice niente?