Walt Whitman moriva il 26 marzo 1892, ovvero 128 anni fa. Di Walt Whitman rimangono le sue poesie da padre della poesia americana, rimane il verso libero di cui è considerato l’inventore, e rimangono alcuni testi celebri, come “Foglie d’Erba” (opera più famosa) e la poesia “O Capitano! Mio Capitano!”
Nei suoi 73 anni di vita, Walt Whitman ha parlato della democrazia, del sogno americano, della libertà. Una libertà, che forse, non ha compreso fino in fondo, o che lui non ha voluto vivere fino in fondo. Perché il poeta, lo scrittore e il giornalista statunitense nascondeva nelle sue opere delle ambiguità che lo dipingevano come omosessuale. Whitman non ha mai parlato ufficialmente del suo orientamento, portandosi questa domanda nella tomba.
Walt Whitman e l’amicizia tra due uomini che diventa qualcosa di più
Il testo del poeta più interessante è “Leaves of Grass” e in particolare “Calamus”. Per alcuni, si parla di un’opera che ogni omosessuale dovrebbe conoscere, poiché parte della cultura LGBT.
Secondo il pioniere omosessuale John Addington Symonds, in “Calamus” Walt Whitman parla più o meno apertamente di omosessualità, al tempo considerata una malattia. Una serie di ambiguità, secondo Symonds, facevano capire il vero senso dell’opera, nonostante l’autore abbia più volte negato di non essere gay, affermando anche di avere generato ben 6 figli (fatto però mai confermato).
Ma Symonds non era il solo a ritenere che Walt Whitman fosse omosessuale, e che in quanto tale avesse dovuto dichiararsi ufficialmente. Già nel novembre 1855, Rufus Wilmot Griswold fece una sorta di outing nei confronti del poeta, parlando rapporti con persone dello stesso sesso, considerati “quell’orribile peccato da non menzionare in presenza di Cristiani“. Voci smentite e confermate dallo stesso Whitman, da biografi e da conoscenti.
Ma non si può negare che “Foglie d’Erba” fosse ritenuta un’opera erotica e pornografica, in alcuni tratti anche omosessuale. Ad oggi, visto il tempo in cui è vissuto, si pensa che Whitman avesse timore nel dichiararsi gay, un grave colpo alla sua carriera di poeta e scrittore.
Il bacio a Oscar Wilde e l’uomo nascosto nei suoi libri
A sostenere l’idea di Symonds anche un personaggio illustre, come Oscar Wilde. Il poeta inglese, infatti, aveva confermato l’omosessualità di Whitman, parlando in una lettera anche del bacio a stampo che gli aveva dato, nel 1882.
Nel 1924, invece, un altro poeta inglese e pioniere del primo movimento omosessuale, Edward Carpenter, parlò di un rapporto sessuale avuto con lo stesso Walt Whitman.
Tre, infine, le presunte relazioni amorose, che forse hanno aiutato l’autore a scrivere alcune delle sue opere. Il più importante, sembra, è Peter Doyle, autista di tram, che avrebbe iniziato una relazione con Walt Whitman. La corrispondenza tra i due uomini era stata raccolta in “Calamus: A Series of Letters“, nel 1897. In alcuni appunti, il nome del ragazzo era indicata con “16.4”, ed è da notare che P di Peter e D di Doyle occupano la 16esima e la quarta posizione nell’alfabeto.
Altri due ragazzi poi sembra abbiano avuto una storia con il poeta americano. Uno era Bill Duckett, 15enne, che viveva con Whitman ed erano molti a pensare fosse il suo amante. Il terzo è Harry Stafford, appena maggiorenne, che ricevette anche un anello, poi rifiutato. Con Doyle e Duckett, Whitman si fece anche fotografare assieme, in un ritratto di solito riservato a una coppia sposata (e rigorosamente uomo e donna).
Ma è davvero così importante questo mistero?
Omosessualità o meno, nulla si può dire delle opere di Walt Whitman. Testi incredibili, poesie divenuta celebri in tutto il mondo. Con le sue parole, ha fatto sognare, ha raccontato la realtà di quel tempo.
E prendendo per vera la sua omosessualità nascosta, con le sue parole, ha anche mostrato (inconsapevolmente o meno) cosa significa essere gay in un luogo e in un periodo storico in cui non amare una donna è considerato innaturale.
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