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X Factor 2021 cambia pelle. La nuova edizione del programma abbandona una delle meccaniche che hanno contraddistinto il format in tutto il mondo, rimanendo al passo con i tempi. Nato nel lontano 2004 nel Regno Unito, X Factor perde la tradizione divisione delle categorie per generi, età e formazione. Quella italiana, in procinto di andare in onda, sarà la prima edizione al mondo ad abolire la dinamica del talent.
I quattro giudici dell’edizione – confermati Hell Raton, Emma, Mika e Manuel Agnelli – rimarranno mentori delle loro squadre, quanto mai prima variegate ed eterogenee. La parola chiave è “progettualità“, che permetterà ai team di mantenere una coerenza artistica indipendentemente dalle caratteristiche del musicista. Ecco cos’è stato rivelato nel comunicato stampa di lancio del programma:
I giudici potranno raccontare la propria idea di musica senza alcun limite, sconfinando fuori da ogni etichetta che preesiste al talento. Tra loro la gara sarà ancora più gara e la musica sarà ancora più musica, e proprio la musica sarà rappresentata tutta, in maniera sempre più ampia, fluida e variegata.
“Basta limiti, basta ghettizzarsi, soprattutto nell’arte, quando si è veramente liberi si vivono emozioni ed esperienze molto più profonde”, ha rivelato Emma circa la novità dell’edizione, che si preannuncia rivoluzionaria sotto tutti i punti di vista, con l’addio alla conduzione di Alessandro Cattelan e l’arrivo di Ludovico Tersigni:
Sono davvero molto felice di ricominciare una nuova avventura con tutta la famiglia di X Factor! Non vedo l’ora di riabbracciare i miei colleghi giudici e di parlare di musica fino allo sfinimento come l’anno scorso. E poi sono curiosissima di affrontare questa nuova sfida senza le barriere dei generi. Per questo ringrazio tutti gli autori che sono riusciti a portare a casa questa bella scommessa. Saremo i primi nel mondo a farlo, è giusto così.
Dello stesso parere anche gli uomini al bancone di X Factor Italia, soprattutto Manuel Agnelli, che ha evidenziato come la rottura dei confini fra le categorie corrisponde alla trasformazione del talent in contest. Con la musica e la sperimentazione al centro:
È un esperimento tutto italiano. Perché è qui che abbiamo combattuto per questo. L’abolizione della suddivisione in categorie è una svolta importante, succede solo da noi. Ci permetterà di approfondire i diversi approcci musicali in maniera più netta e più libera dai paletti del format. Ma è solo l’inizio ed è solo uno degli aspetti. È la natura del programma, grazie alle persone che lo compongono e progettano, che cambia sempre di più. Con la giusta velocità e la giusta misura per non fare i situazionisti o i ribelli della domenica, ma in maniera netta. Le persone contano. Più dei format. Sono contento di fare parte di questa piccola rivoluzione e orgoglioso di esserne parte attiva.
Entusiasta Mika, che ritiene di fondamentale importanza il cambiamento che l’adattamento italiano del format inglese ha deciso di mettere in scena in maniera pionieristica:
X Factor Italia è espressione musicale e artistica dell’individuo. È uno show che provoca e alimenta la libertà di espressione. Ora più che mai, la rimozione della suddivisione nelle tradizionali categorie non è solo un fantastico passo avanti, ma è anche necessario. Un artista non dovrebbe essere predefinito in base al sesso o all’età. Un artista non deve competere sulla base di queste divisioni, ma sulla forza della propria visione artistica e musicale. Sono così felice che X Factor Italia sia il primo Paese al mondo ad avere il coraggio di farlo
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